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La Chiesa slovacca che tanto ha pregato per la visita del Papa: un onore averlo tra noi

La preghiera in umiltà ha caratterizzato l'attesa del Papa nel Paese. La conferma nella fede e nell'ascolto del cuore del messaggio di Francesco è la più grande speranza

Lydia O'Kane e Antonella Palermo - Bratislava

La presenza del Papa questa mattina nella Cattedrale di San Martino a Bratislava con i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i catechisti è un momento che la Chiesa slovacca ha molto atteso. 

Avere a cuore quello che Francesco dice

Jan Bednarik, seminarista slovacco a Bratislava: "Per noi tutti slovacchi è un grande onore, sono molto contento di vivere questo momento di  incontro con il Pietro della Chiesa. Lui ci aiuta anche nella nostra fede con le sue parole, con l'esempio che lui dà a tutta la Chiesa, porta un incoraggiamento grande per tutti i fedeli. Monsignor Stanislav Zvolenský, arcivescovo di Bratislava, arcidiocesi nata 13 anni fa, aveva già espresso nei giorni di preparazione, grande gioia: "Siamo ansiosi di incontrarlo. Durante queste settimane ci siamo disposti ad avere il cuore a quello che ci dirà. Abbiamo pregato, in umiltà. E’ una visita pastorale, è vero, perché la fede è connessa con la preghiera. Vogliamo fare un pellegrinaggio che culminerà nel nostro santuario nazionale. E' una grazia averlo di persona tra noi.

Accogliere il Papa con amore

Don Peter, parroco della cattedrale di San Martino, si dice convinto che il valore di questa visita lo si capirà nei prossimi giorni. "Lo vogliamo accogliere con amore. Vogliamo mettere in pratica le sue parole. Tutti ci hanno messo il cuore nel preparare la visita, i volontari, gli impiegati del Comune, le ditte coinvolte". E parla di un dono che viene fatto al Papa. Un'opera bronzea, miniatura di quella presente nella chiesa, che fa riferimento all'episodio di San Martino quando, ancora soldato pagano, si fermò e tagliò un pezzo del suo mantello condividendolo con un povero. "Abbiamo fatto fare una miniatura in bronzo su pietra di gerusalemme fatta in Italia che vuole esprimere quello che noi siamo. Ogni anno l’arcidiocesi partecipa sempre a una colletta che serve per un progetto caritativo ogni volta diverso fuori diocesi. Il messaggio - dice il parroco - è che siamo sempre invitati a privarci di qualcosa e dare agli altri. E’ del resto una delle priorità di questo pontificato e vogliamo esprimere il fatto che stiamo cercando di ascoltare il Santo Padre".

Giovani e famiglia nelle preoccupazioni dell'episcopato slovacco

Nell’ultimo decennio la Chiesa slovacca ha registrato un calo delle vocazioni sacerdotali e religiose, come conseguenza sia del declino demografico, sia della secolarizzazione della società. Al centro delle preoccupazioni pastorali dell’episcopato slovacco sono in particolare i giovani e la famiglia. La pastorale giovanile è focalizzata sulla formazione per aiutare i giovani a trovare il giusto orientamento e a rimanere radicati nella fede in un’epoca di profondi cambiamenti culturali e sociali. Numerosi anche i progetti di evangelizzazione rivolti ai ragazzi e alle ragazze lontani dalla Chiesa. L’Anno della Famiglia-Amoris Laetitia indetto da Papa Francesco ha offerto un’occasione per rilanciare l'impegno in un accompagnamento pastorale più organico delle famiglie. Nella prospettiva della difesa dei valori e dell’identità cristiana dell’Europa, si inserisce, inoltre, il sostegno dell’episcopato slovacco alle iniziative di riconciliazione promosse dalla Chiesa ungherese per superare le tensioni e incomprensioni del passato tra i due Paesi. 

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13 settembre 2021, 10:30