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Monsignor Lorenzo Chiarinelli insieme a Papa Benedetto XVI nella visita a Viterbo il 6 settembre 2009 Monsignor Lorenzo Chiarinelli insieme a Papa Benedetto XVI nella visita a Viterbo il 6 settembre 2009 

Il Papa ricorda monsignor Chiarinelli, pastore premuroso

In un messaggio di cordoglio a firma del cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, Francesco partecipa al lutto delle diocesi di Viterbo e Rieti

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

“Generoso presbitero” delle diocesi di Viterbo e Rieti, “una figura di eccelsa caratura culturale, teologica e spirituale”. Così, in un messaggio di cordoglio, a firma del cardinale Parolin e inviato al vescovo di Viterbo, monsignor Lino Fumagalli, Papa Francesco ricorda monsignor Lorenzo Chiarinelli, vescovo emerito di Viterbo, scomparso a Rieti nella notte di lunedì, dopo una breve malattia.

Fecondo servizio alla Chiesa

“Papa Francesco – si legge nel testo - ricorda il solerte e fecondo servizio alla Chiesa e alla Santa Sede del compianto presule, che nel corso della sua lunga vita è stato pastore sollecito e, premuroso, maestro di fede, testimone di speranza e artefice di carità sempre accanto alla gente con umiltà e delicatezza d’animo”. Partecipando al lutto, il Pontefice imparte la sua benedizione ai famigliari e a tutti i presenti al rito funebre.

Un credente irriducibile

Monsignor Lorenzo Chiarinelli scompare all’età di 85 anni. Era nato a Concerviano, diocesi di Rieti, per la quale era stato ordinato sacerdote il 15 settembre 1957. Laureato in teologia alla Gregoriana, da prete era stato vice assistente ecclesiastico della Fuci e professore di religione al liceo classico Varrone del capoluogo sabino. Venne creato vescovo nel 1983 da Giovanni Paolo II. All’interno della Cei aveva anche ricoperto il ruolo di presidente della Commissione episcopale per la catechesi e la dottrina della fede. Membro della Congregazione delle cause dei santi, nel settembre 2009 aveva accolto Benedetto XVI nella sua visita a Viterbo. Monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti, diocesi originaria di Chiarinelli, lo ha definito “un uomo perspicace, interprete raffinato della modernità, e soprattutto un credente irriducibile; la sua scomparsa – ha dichiarato - è dolorosa non solo per la Chiesa, ma anche per la società civile”. 

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05 agosto 2020, 17:50