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Il Papa: Puebla, seme per l'Evangelii gaudium

A 40 anni di distanza dalla III Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano a Puebla, Francesco riceve in udienza i partecipanti al Congresso riunito a Roma per approfondire il significato e le sfide di questo storico avvenimento

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Il discorso di Giovanni Paolo II per l'inaugurazione della Conferenza, l'Esortazione Evangelii nuntiandi di San Paolo VI come fonte di riferimento, e la Conferenza di Medellín, sono i tre elementi che "hanno indirizzato" uno degli eventi fondamentali, vero e proprio crocevia, nella storia della Chiesa universale e del magistero latinoamericano . Così Papa Francesco durante l'udienza ai Partecipanti al Congresso Internazionale per il 40.mo anniversario della Conferenza dell'Episcopato Latinoamericano a Puebla - Messico. Con particolare riferimento alla Evangelii nuntiandi, il Pontefice afferma non solo che si tratta del "miglior documento pastorale post-conciliare valido ancora oggi", ma è guida - iniseme al documento di Aparecida - dell'Esortazione apostolica Evangelii gaudium:

“Evangelii gaudium è un elegante plagio di Evangelii nuntiandi e del documento di Aparecida.”

Il Pontefice, che all'epoca era Provinciale della Compagnia di Gesù in Argentina, ripercorre ricordi personali per indicare quanto seguisse da vicino i lavori della Conferenza di cui mette in rilievo gli aspetti più innovativi e coraggiosi:

La novità di un’autocoscienza storica della Chiesa in America Latina; una buona ecclesiologia che riprende l’immagine e il cammino del popolo di Dio nel Concilio Vaticano II; una mariologia ben inculturata; i capitoli più ricchi e creativi sull’evangelizzazione della cultura e della pietà popolare in America Latina, questo dell'evangelizzazione delle culture, ha gettato fondamenta solide per andare avanti; la critica coraggiosa al non riconoscimento dei diritti umani e delle libertà in quei tempi che si vivevano nella regione, e le opzioni  per i giovani, i poveri e i costruttori della società. 

E se Puebla, dice ancora il Papa, "ha gettato le basi e ha aperto cammini verso Aparecida", a Puebla grazie alle ispirazioni nate dalla Conferenza di Medellín "si è compiuto un passo avanti nel cammino della Chiesa latinoamericana verso la sua maturità".

A chiusura, l'invito di Francesco, è rivolto allo studio di tutti questi documenti dell'episcopato latinoamericano "capaci di portare avanti le ricchezze molto grandi dell'America Latina", prima tra tutte la pietà popolare: "ricca perchè non clericalizzata", aggiunge, e che con la riflessione maturata ad Aparecida diventa spiritualità popolare. 

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03 ottobre 2019, 10:45