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La tradizione non è museo ma garanzia di futuro

Nella Messa a Casa Santa Marta oggi il Papa rilegge il capitolo 8 del Libro del Profeta Zaccaria e rilancia la grandezza dell'amore di Dio che non "scarta" ma rende più umani. Il messaggio è a crescere come Paese e come Chiesa, abbracciando anziani e bambini. La civiltà moderna rischia invece di essere sterile a causa della cultura dello scarto che esclude tutto ciò che non è produttivo.

Gabriella Ceraso - CIttà del Vaticano 

L'amore di Dio per il suo popolo non conosce "scarto". Così il Papa questa mattina rileggendo un passo del profeta Zaccaria a Casa Santa Marta. Francesco sottolinea il rispetto della vita quale segno di speranza e la cultura dell’emarginazione di vecchi e bambini, in quanto non produttivi, quale nostra rovina:

Quando un Paese invecchia e non ci sono dei bambini, tu non vedi le carrozzine dei bambini sulle strade, non vedi le donne incinte: “Un bambino, meglio di no…”. Quando tu leggi che in quel Paese sono più i pensionati che i lavoratori. E’ tragico! E quanti Paesi oggi incominciano a vivere questo inverno demografico. E poi quando si trascurano i vecchi si perde – diciamolo senza vergogna – la tradizione, la tradizione che non è un museo di cose vecchie, è la garanzia del futuro.

E voi parroci - dice il Papa concludendo la sua omelia - quando la sera fate l'esame di coscienza domandatevi come vi siete comportati con vecchi e bambini: ci aiuterà a scoprire i segni della presenza di Dio fra noi.
 

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30 settembre 2019, 14:53