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Papa: dare spazio al genio femminile nella Chiesa che è madre

Il Papa a braccio dopo la relazione pomeridiana di Linda Ghisoni all’incontro sulla Protezione dei Minori in corso in Vaticano: non si tratta di dare più funzioni alla donna nella Chiesa ma di integrare la donna come figura della Chiesa nel nostro pensiero

Cecilia Seppia - Città del Vaticano

Dopo la relazione di Linda Ghisoni, sotto-segretario per la sezione per i fedeli laici del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, all’incontro in corso in Vaticano su "La Protezione dei Minori", Francesco ha preso la parola per rimarcare a braccio un concetto a lui caro: l’importanza della donna nella Chiesa, che è sposa e madre di tutti i suoi figli.

Ascoltando la dottoressa Ghisoni ho sentito la Chiesa parlare di se stessa. Cioè tutti noi abbiamo parlato sulla Chiesa. In tutti gli interventi. Ma questa volta era la Chiesa stessa che parlava. Non è solo una questione di stile: il genio femminile che si rispecchia nella Chiesa, che è donna.

La donna immagine della Chiesa

Quindi il Pontefice ha voluto spiegare il passo necessario che deve essere compiuto prima ancora nel pensiero e nella mentalità comune, più che nei fatti. Chiedere ad una donna di intervenire su un tema così complesso come quello degli abusi, ha sottolineato, non è soltanto una pratica di “femminismo ecclesiastico”, piuttosto è invitare la Chiesa stessa a parlare di sé e delle sue ferite.

Invitare a parlare una donna non è entrare nella modalità di un femminismo ecclesiastico, perché alla fine ogni femminismo finisce con l'essere un ‘machismo’ con la gonna. No. Invitare a parlare una donna sulle ferite della Chiesa è invitare la Chiesa a parlare su sé stessa, sulle ferite che ha. E questo credo che sia il passo che noi dobbiamo fare con molta forza: la donna è l'immagine della Chiesa che è donna, è sposa, è madre. Uno stile. Senza questo stile parleremmo del popolo di Dio ma come organizzazione, forse sindacale, ma non come famiglia partorita dalla madre Chiesa.

Ripensare  la Chiesa con le categorie della donna

Entrare nel mistero femminile della Chiesa, stando alle parole di Francesco, vuol dire comprendere a pieno la dimensione della vita, essere partecipi di ciò che accade appunto quando una madre dà alla luce un figlio. Perciò non si tratta soltanto di mettere le donne nei ruoli chiave della Chiesa, quanto di ripensare la Chiesa con le categorie e lo stile della donna.

Non si tratta di dare più funzioni alla donna nella Chiesa – sì, questo è buono, ma così non si risolve il problema – si tratta di integrare la donna come figura della Chiesa nel nostro pensiero. E pensare anche la Chiesa con le categorie di una donna. 

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22 febbraio 2019, 19:17