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Fedeli in Piazza San Pietro Fedeli in Piazza San Pietro 

Appello del Papa per Alfie e Vincent: curare e rispettare vita

Questo lunedì i giudici inglesi potrebbero decidere se confermare la sentenza di sospensione delle cure per Alfie. Al Regina Coeli il Papa lancia il suo appello. Mons. Paglia: non abbandonatelo

Sergio Centofanti - Città del Vaticano

Al Regina Coeli, il Papa è tornato sul caso del piccolo Alfie Evans, citando anche Vincent Lambert, il primo in Inghilterra, il secondo in Francia, affidandoli alla preghiera dei fedeli, così come altre persone in diversi Paesi che “vivono, a volte da lungo tempo, in stato di grave infermità, assistite medicalmente per i bisogni primari”. “Sono situazioni delicate – ha detto – molto dolorose e complesse. Preghiamo perché ogni malato sia sempre rispettato nella sua dignità e curato in modo adatto alla sua condizione, con l’apporto concorde dei familiari, dei medici e degli altri operatori sanitari, con grande rispetto per la vita”.

Ascoltare il dolore dei genitori di Alfie

Il 4 aprile scorso il Papa in un tweet aveva chiesto di fare “tutto il necessario per continuare ad accompagnare con compassione il piccolo Alfie Evans" e di ascoltare "la profonda sofferenza dei suoi genitori”.

Mons. Paglia: Alfie non può essere abbandonato

Sulla vicenda di Alfie è intervenuto con una nota anche mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita: “Prego per lui e per le persone coinvolte, e invito tutti a unirsi con questa intenzione davanti al Signore della vita. Auspico fortemente che possa riaprirsi un dialogo e una collaborazione tra i genitori, comprensibilmente sconvolti dal dolore, e le autorità dell’ospedale presso cui Alfie è stato fino a oggi curato, perché insieme cerchino il bene integrale di Alfie e la cura della sua vita non sia ridotta a una controversia legale. Alfie non può essere abbandonato, Alfie deve essere amato e così i suoi genitori, fino in fondo”.

I medici inglesi: no al trasferimento di Alfie all’estero

Alfie, bimbo inglese di 23 mesi, affetto da una malattia neurodegenerativa per la quale non c'è diagnosi e che secondo i medici condurrebbe a morte certa, è ricoverato nell’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool. I sanitari vogliono sospendere la ventilazione artificiale, sostenuti dai giudici, ritenendo un accanimento “inclemente, ingiusto e inumano” ogni ulteriore tentativo di cura. Ma i genitori, Katie James e Thomas Evans, non smettono di sperare. Desiderano trasferire il figlio all’estero per tentare la strada delle cure palliative. I medici inglesi sono contrari: paradossalmente sostengono che un viaggio potrebbe comportare gravi rischi per il piccolo.

Bambino Gesù di Roma pronto ad accogliere il bimbo

Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico di Roma Bambino Gesù, si è detta pronta ad accogliere Alfie, spiegando che l’ospedale del Papa potrebbe prendersi cura del bimbo senza accanimento terapeutico: anche se non esistono terapie - ha affermato - i medici del Bambino Gesù lo accompagnerebbero verso la fine naturale.

Il 9 maggio Alfie potrebbe compiere 2 anni

Già questo lunedì i giudici inglesi della Corte d’Appello potrebbero decidere se confermare la sentenza di sospensione delle cure stabilita in primo grado. La vicenda riporta alla mente altri due bambini inglesi, Charlie Gard e Isaiah Haastrup, lasciati morire a circa un anno di vita rispettivamente il 28 luglio 2017 e il 7 marzo 2018. Alfie il prossimo 9 maggio, se lasciato vivere, compirà 2 anni.

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15 aprile 2018, 12:30