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Familiari delle vittime in seguito all'attentato in Egitto Familiari delle vittime in seguito all'attentato in Egitto 

Tauran: non cedere alla paura, il dialogo vince il terrorismo

Si continui a lavorare per il dialogo e la pace. E' lappello lanciato dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso

di Hélène Destombes

Un nuovo passo verso l’abisso, ma gli uomini di buona volontà continuino a lavorare per il dialogo, la pace e la libertà: è l’appello lanciato dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, all’indomani dell’attentato nella Moschea di Rawda sul Sinai. Queste le sue riflessioni:

R. – Prima di tutto vorrei esprimere a nome del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso tutta la nostra solidarietà con le famiglie che piangono i loro morti e i feriti. Certo, non c’è una ragione che possa giustificare un tale massacro. Abbiamo fatto un passo di più verso l’abisso. Non ci stancheremo mai di ripetere che il terrorismo è una scelta perversa e crudele, tanto più deprecabile quando le vittime sono delle persone in preghiera in un luogo di culto. Gli ideatori di questo massacro violano non solamente il diritto alla vita ma anche vanificano e avvelenano il dialogo interreligioso. Recentemente il Papa e il Grande Imam di Al-Azhar si sono incontrati, ricordiamoci dei loro messaggi. E’ necessario che tutti i credentie che tutti gli uomini che costituiscono una sola comunità, come dice la “Nostra aetate”, non cedano alla paura, al pessimismo. Cristiani e musulmani sanno che solo la presenza della preghiera, il dialogo e l’educazione possono cambiare il cuore, per un futuro fondato sul rispetto reciproco, la libertà e la solidarietà.

D. – È un colpo duro al dialogo interreligioso…

R. – Mina la sua credibilità e non è molto incoraggiante, ma non c’è altra via: o la guerra o il dialogo e l’educazione.

D. – Qual è il messaggio di speranza che in queste ore tragiche desidera portare al popolo egiziano e a cristiani e musulmani?

R. – Non possiamo essere felici gli uni senza gli altri e mai gli uni contro gli altri. Più la violenza sembra trionfare e più è il bene che deve vincere. Ci sono nel mondo tante persone di buona volontà che lavorano per questo, per un mondo più umano.

 

Dolore per le vittime e condanna per l’attentato alla Moschea sono stati espressi anche da Papa Tawadros II, Patriarca dei Copti ortodossi d’Egitto, come riferisce AsiaNews:

“Presentiamo le nostre sincere condoglianze alle famiglie dei defunti e preghiamo perché il Signore guarisca i feriti. Preghiamo anche perché Dio sia misericordioso verso l’Egitto e possa scacciare ogni atto di violenza e che allontani da esso questo brutale terrorismo che non si era mai visto nel corso della sua storia. Siamo solidali con la totalità del popolo egiziano e le istituzioni dello Stato nella loro giusta guerra contro il terrorismo e la violenza in nome della religione”.

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25 novembre 2017, 15:32