Slovacchia, il premier Fico fuori pericolo
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Non è in pericolo la vita, ma restano gravi le condizioni del premier slovacco Robert Fico, raggiunto ieri pomeriggio da tre dei cinque colpi d’arma da fuoco – due al braccio e uno all’addome – sparati dall’attentatore all’esterno di un centro culturale di Handlova, cittadina a circa 150 km dalla capitale Bratislava, dove il primo ministro aveva appena concluso una riunione di governo. Fico è stato poi trasportato in elicottero nell’ospedale di Banská Bystrica perché Bratislava è stata giudicata troppo lontana.
A sparare un anziano scrittore e oppositore politico
L’attentatore, arrestato dalla polizia, sarebbe Juraj Cintula, uno scrittore di 71 anni e militante del partito d’opposizione “Slovacchia progressista”, con un passato da agente di sicurezza, che avrebbe fatto fuoco “perché in disaccordo con le politiche di governo”: questo, almeno, quanto ha dichiarato nell’interrogatorio alle forze dell’ordine. Sentito anche il figlio di Cintula, che ha detto di non sapersi spiegare il gesto del padre, pur ammettendo di sapere che questi non aveva votato per Fico. Per Cintula si prefigura ora l’accusa di tentato omicidio, ma di “agguato politico” ha detto il ministro della Difesa, Robert Kaliňák.
Le reazioni nel mondo
Unanime la condanna dell’attacco, dal presidente americano Joe Biden che parla di “orribile atto di violenza”, a quello russo Vladimir Putin, che ha scritto un telegramma all’entourage di Fico. “Scioccato e inorridito” si è detto anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, mentre la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parla di “attacco alla nostra democrazia”. “Niente potrà mai giustificare la violenza o attacchi simili”, ha scritto sui social il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che ha poi rivolto un pensiero di vicinanza ai familiari del premier colpito.
La carriera politica di Robert Fico
Robert Fico è un veterano della politica: alla guida del governo slovacco dal settembre scorso, in passato aveva già ricoperto la carica di premier per ben quattro volte. Dopo aver vinto le ultime elezioni politiche, il premier ha allineato il Paese alle posizioni dell’Ungheria di Orban e ha smesso di inviare armi a Kyiv, invocando un compromesso con Mosca per far finire la guerra in Ucraina.
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