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L'evento "Intrecci Mediterranei" all'Auditorium Antonianum di Roma L'evento "Intrecci Mediterranei" all'Auditorium Antonianum di Roma 

L'appello nella Giornata dello sport: stop alle guerre durante le Olimpiadi e l'Anno Santo

All’Antonianum di Roma si è svolto "Intrecci mediterranei", evento dedicato all’incontro e al dialogo per celebrare i valori sportivi e dell’ambiente come strumenti per lo sviluppo dell’armonia tra i popoli che affacciano sul "Mare Nostrum". tra gli interventi quello del premio Nobel per la pace Riccardo Valentini

Gianmarco Murroni - Città del Vaticano

La musica delle onde che si infrangono sulla costa, il profumo intenso dei pini e degli agrumeti, l’intreccio di culture diverse che si incontrano e condividono uno stesso tratto di mare. Il Mar Mediterraneo ha da sempre rappresentato il motore del mondo: per millenni è stato un importante crocevia di civiltà, un luogo di scambi commerciali e culturali, scenario di viaggi epici e reali. Ma le guerre, recentemente acuite, sommate alla crisi climatica, stanno contribuendo ad accrescere negli ultimi anni gli squilibri al suo interno. Minacce esistenziali che vanno affrontate con una serie di azioni concrete: di questo si è discusso durante l’evento “Intrecci Mediterranei. Cultura e sport per la pace”, tenutosi questa mattina, 6 aprile, all’Auditorium Antonianum di Roma, in occasione della Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo della pace, che si svolge ogni anno su iniziativa delle Nazioni Unite. Il convegno, organizzato con il patrocinio del Coni, è stato anche un momento per valorizzare lo sport come strumento per promuovere in modo efficace un progresso sociale e uno sviluppo sostenibile.

Un momento del convegno "Intrecci Mediterranei"
Un momento del convegno "Intrecci Mediterranei"

Tregua nell'anno olimpico e giubilare

Una esortazione alla pace che si pone l’obiettivo di concretizzare, attraverso una richiesta forte e unanime, una tregua da tutte le guerre, da realizzarsi immediatamente in occasione dell’anno olimpico e in vista dell’Anno Santo, promuovendo la migliore diplomazia dello sport e delle culture, per un nuovo paradigma di pace e sostenibilità integrale. Come spiega anche Mario Pescante, membro del Cio: “Il connubio tra sport e pace risale a millenni fa. Il fatto di averci coinvolto è importante, soprattutto in questo periodo: siamo a 100 giorni da un’Olimpiade, ci sono tensioni fortissime e il mondo olimpico è preoccupato di vedere ancora una volta i Giochi inseriti in un contesto di sanzioni contro diversi Paesi. Questo è molto preoccupante”. Pescante analizza anche un momento inedito nella storia delle competizioni sportive: “Il 29 marzo l’Onu ha votato la tregua olimpica, ma per la prima volta nella storia ci sono stati voti contrari e astensioni. È necessario aiutarci reciprocamente in questa battaglia non facile”. Quest’anno l’Olimpiade, il prossimo il Giubileo, due momenti diversi, ma capaci di valorizzare la pace in maniera profonda: “È un accostamento che mi fa molto piacere, i Giochi Olimpici sono soprattutto un incontro tra i giovani, avvicinarli a un altro elemento universale come l’Anno Santo è molto importante”.

Ascolta l'intervista a Mario Pescante

Ambiente e pace

Gli "Intrecci mediterranei" coinvolgono sport, pace e, ovviamente, ambiente. “Il valore della pace è un valore universale che significa anche armonia con la natura e con il nostro pianeta”, spiega Riccardo Valentini, Nobel per la Pace per le ricerche condotte sul cambiamento climatico. “Ritrovare questo equilibrio è molto importante perché, nonostante tutto, la crisi ambientale sta mettendo in ginocchio molti paesi. Dobbiamo ragionare in termini più ampi rispetto alle nostre ‘scaramucce’ quotidiane, perché l’uomo è in pericolo: se non ci sarà più il pianeta non ci sarà nemmeno l’uomo, a quel punto non ci saranno più neanche le guerre. Quindi, il valore della pace va visto in un senso più ampio”. Preservare l’ambiente, dunque, per preservare la pace: “Non c’è pace, in senso assoluto, se non c’è una difesa della nostra casa comune, come dice anche Papa Francesco. Dobbiamo tenere in ordine la nostra casa, solo così raggiungeremo l’armonia tra gli uomini”.

Ascolta l'intervista a Riccardo Valentini

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06 aprile 2024, 13:49