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Il reparto di diagnostica dell'Isola Tiberina-Gemelli Il reparto di diagnostica dell'Isola Tiberina-Gemelli 

All'ospedale Gemelli-Isola Tiberina nuovo reparto di diagnostica per immagini

È stata inaugurata il 18 marzo, a Roma, la nuova struttura che si avvale delle tecnologie più moderne, ma anche di un approccio che punta a seguire il malato a 360 gradi. Il ministro della Salute italiano, Schillaci: "Grazie anche all'impiego dell'intelligenza artificiale le apparecchiature di ultima generazione sono in grado di rispondere ai complessi quesiti diagnostici in tempi più rapidi"

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

La tecnologia è sempre più di aiuto nello sconfiggere le malattie, anche le più gravi. Il Centro di Diagnostica per Immagini Avanzato “Fondazione Roma” (CeDIA) dell’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola, inaugurato ieri, 18 marzo, punta a migliorare il percorso di accoglienza dei pazienti, anche grazie ad apparecchiature all’avanguardia e spazi interni ispirati alla natura. Grazie anche a questo Centro, si rafforza il percorso avviato dalla nuova gestione dell’Ospedale Isola Tiberina. L’obiettivo è mirare all’eccellenza delle cure attraverso investimenti in tecnologie di ultima generazione, grazie anche all'intelligenza artificiale. L’ospedale così si conferma ancora di più punto di riferimento per la Diagnostica per Immagini a Roma e a livello nazionale. In particolare, nel 2023, nell’Unità Operativa di Diagnostica per immagini sono state installate due apparecchiature di Risonanza Magnetica ad alto campo, un’apparecchiatura settoriale dedicata e due apparecchiature di Tomografia Computerizzata di ultima generazione. Si tratta di un passo avanti nella capacità di diagnosi e trattamento dell’Ospedale.

Schillaci: una tecnologia al servizio di tutti

Per il ministro della Salute Orazio Schillaci il fatto che tali "apparecchiature all'avanguardia" vengano messe a disposizione di tutti è "un segnale molto bello". "Grazie anche all'impiego dell'intelligenza artificiale - previsa Schillaci - le apparecchiature di ultima generazione sono in grado di rispondere ai più complessi quesiti diagnostici in tempi più rapidi , ottimizzando la qualità delle immagini e offrendo la possibilità di eseguire esami estremamente performanti e con dosi di radiazioni molto basse, con grandi benefici per la salute del paziente. Sul Pnrr il rapporto con le Regioni è sereno. Abbiamo avuto una riunione col ministro Fitto, io sono confidente che si può trovare un accordo definitivo”.

Ascolta l'intervista al ministro Orazio Schillaci

Qualità nel percorso di cura

Secondo Daniele Piacentini, Direttore Generale Ospedale Isola Tiberina – Gemelli a sole poche settimane dalla presentazione del primo anno di attività della nuova gestione dell’Ospedale, con l’inaugurazione del Centro di Diagnostica per immagini avanzato, si fa "un ulteriore passo avanti nell’evoluzione tecnologica dei nostri servizi di diagnostica, senza la quale non è possibile garantire qualità e tempestività nel percorso di cura”.

Un operatore del reparto
Un operatore del reparto

Il fattore umano al centro della terapia

Ciò che sorprende del nuovo reparto è la capacità di curare a 360 gradi, considerando anche gli aspetti psicologici dei pazienti. Il professor Ettore Squillaci, Direttore dell’Unità Operativa Diagnostica per Immagini dell’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli, afferma che da un punto di vista tecnologico abbiamo messo a punto risonanze magnetiche tutte computerizzate. Si tratta delle apparecchiature più avanzate che ci sono oggi, e che possono rispondere a qualsiasi quesito e necessità diagnostica dei pazienti. Per quanto riguarda l'ambiente, abbiamo creato, in collaborazione con un centro studi, un reparto che si può definire biofisico, ovvero dove c'è particolare attenzione alla natura e alla cura del paziente”. Dunque, sulle pareti del reparto vengono riprodotte immagini di platani, di pini marittimi e nell’aria vengono diffusi odori gradevoli che fanno pensare a boschi o comunque all'ecosistema. Infine, è stato creato anche un ambiente acustico innovativo, per cui i pazienti, mentre sono sopposti alle terapie, sono avvolti in suoni che rimandano alla natura, ad esempio il cinguettio degli uccelli.

Ascolta l'intervista al professor Squillaci

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19 marzo 2024, 11:50