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Congo, bambini a scuola Congo, bambini a scuola  (AFP or licensors)

Save the Children: violenze nel nord Kivu, le scuole costrette a chiudere

Nell’ultimo anno l’escalation di disordini e combattimenti nella regione della Repubblica Democratica del Congo ha costretto il governo a chiudere 540 istituti. I bambini a rischio reclutamento da parte delle forze armate

Jessica Jeyamaridas – Città del Vaticano

La violenza dell'ultimo anno nel Nord Kivu, regione della Repubblica Democratica del Congo, ha provocato la chiusura di 540 scuole, 190 delle quali nei primi mesi del 2024. L'allarme lanciato da Save the Children è che tutto questo mette i bambini a rischio reclutamento da parte delle forze armate e a sfruttamento lavorativo. Inoltre, è la denuncia dell'organizzazione, sempre nell’ultimo anno, si sono registrati diversi casi di rapimento di insegnanti e studenti mentre si recavano a lezione. La chiusura delle scuole ha lasciato senza istruzione circa 270 mila bambini, che rischiano di vedere il loro avvenire distrutto. 

Profonde cicatrici sui bambini

"Un singolo attacco non solo può causare ferite devastanti ai bambini, fisicamente ed emotivamente, ma anche privare centinaia di studenti della possibilità di ricevere un'istruzione di buona qualità. A volte, l'unico luogo di apprendimento di una comunità viene distrutto”, spiega Greg Ramm, direttore locale di Save the Children. Nonostante l’educazione sia una priorità, purtroppo nelle crisi umanitarie è il primo servizio a essere sospeso e l’ultimo a riprendere. Bahati, 12 anni, era a scuola quando l’anno scorso sono scoppiati i combattimenti nel suo villaggio. "Abbiamo giocato a calcio durante la ricreazione, poi è suonata la campanella e siamo entrati in classe. Pochi minuti dopo - ha raccontato il ragazzino - abbiamo visto gli uomini armati uscire dagli alberi di eucalipto. Si sono avvicinati alla nostra scuola, sparando. Ho sentito esplosioni e altri rumori. Siamo fuggiti tutti in un'altra direzione, senza nemmeno pensare. La gente ha camminato per due giorni. Le persone sono state separate dalle loro famiglie: bambini senza genitori e genitori senza figli”.

Oltre un milione di sfollati

I continui episodi di violenza hanno causato oltre un milione di sfollati, tra cui almeno 500 mila minori. L’Ong, chiede a tutte le parti in conflitto di cessare gli attacchi alle scuole, perché restino spazi sicuri e offrano riparo dai danni e l’opportunità di imparare. Il 28 febbraio scorso, le Nazioni Unite hanno deciso di rititare dalla regione la Monusco, forza di peacekeeping operante nel Paese africano. Una delle conseguenze di questi continui conflitti è lo spopolamento, nel Paese sono 10 milioni le persone in movimento e anche la piaga della fame e della povertà sono in crescita.

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28 marzo 2024, 14:26