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Il Lago di Vico, in provincia di Viterbo, nel Lazio Il Lago di Vico, in provincia di Viterbo, nel Lazio  

Cambiamento climatico, l’Aea: “Europa impreparata a fronteggiare rischi ambientali”

L’Agenzia europea dell'ambiente, in una analisi, evidenzia 36 grandi pericoli climatici per gli ecosistemi del Vecchio Continente a cui dare risposte tempestive per invertire la rotta. Preoccupante, in particolare, la condizione dei mari e delle coste

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Il caldo estremo, la siccità incalzante, gli incendi boschivi e le inondazioni che hanno interessato in questi ultimi anni l’Europa vedranno un serio peggioramento, tanto da diventare catastrofi fuori controllo che incideranno in modo determinante sulla vita dell’intero Vecchio Continente. Lo rileva un rapporto dell'Aea, l’Agenzia europea dell'ambiente, presentato alla Commissione Ue, che sottolinea come in Europa le temperature abbiamo continuato a salire. Il 2023 l'anno più caldo mai registrato, associato a eventi meteorologici sempre più estremi. Nel 2022, tra 60 e 70 mila morti premature sono state attribuite a ondate di caldo estivo da record, ma a pagare un salato prezzo sono stati anche tutti gli ecosistemi, parte dei quali già compromessi.

Urgente cambiamento di rotta

In questo scenario cruciali diventano, secondo l’Aea, politiche tempestive e più efficaci a fronteggiare anomalie climatiche che, di fatto, sottolinea il Rapporto, sono già divenute ordinarie. Lo studio elenca 36 grandi rischi climatici per l'Europa a cui dare risposte. Di questi, 21 richiedono un'azione più immediata e otto una risposta di emergenza. In serio pericolo ci sono, in particolare, gli ecosistemi marini, soprattutto nell'area meridionale e nelle regioni costiere a bassa quota. “Gli effetti delle ondate di calore marine – aggiunge l’Agenzia-, dell'acidificazione, dell'esaurimento dell'ossigeno nei mari e della pesca selvaggia, stanno minacciando il mare, con la conseguenza -sottolinea l’Aea-di una perdita sostanziale di biodiversità, compresi eventi di mortalità di massa". 

Le linee d’azione da attuare

Nel documento stilato dall’Aea, quattro gli orientamenti da seguire dettati all’Europa per fronteggiare concretamente l’allarme clima: una migliore governance nella risposta ai rischi climatici; la responsabilizzazione dei titolari di questi pericoli; le politiche strutturali e il capitolo del finanziamento. La Commissione Ue, dal canto suo, ha fatto sapere di ritenere essenziale individuare i titolari dei rischi tra i livelli Ue, nazionale, regionale e locale, snellendo anche l'attuazione degli adempimenti. La seconda categoria di azione prevede strumenti migliori per responsabilizzare i titolari del rischio.

 

 

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13 marzo 2024, 10:22