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Operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza Operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza 

Non si allenta la tensione a Gaza: nuovi attacchi di Israele

I media palestinesi riferiscono che 25 persone sono state uccise e altre decine ferite durante bombardamenti israeliani effettuati in diverse zone della Striscia di Gaza. Gli attacchi arrivano poche ore dopo il video diffuso da Hamas in cui si annuncia la morte di due ostaggi israeliani, entrambi rapiti il 7 ottobre scorso

Gianmarco Murroni – Città del Vaticano

Nuovi bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. A riferirlo è l’agenzia di stampa di Hamas Wafa che parla di 25 vittime e decine di ferite. I media palestinesi riferiscono che 11 persone sono morte in seguito a raid aerei sull’abitato di Mirage, a nord della città meridionale di Rafah; 8 persone sono morte in seguito a un attacco vicino al quartier generale della Protezione civile a Khan Yunis, nel centro della Striscia; altre quattro vittime sono state causate da un raid sul campo profughi di Bureij, sempre nella zona centrale dell'enclave palestinese; due persone, infine, sono morte in un bombardamento sul quartiere Tel al-Hawa, nella città di Gaza. Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani sulla Striscia nelle ultime 24 settimane è di almeno 132 morti, sempre secondo fonti palestinesi. Il totale delle vittime è di oltre 24 mila che si aggiungono ai 1400 israeliani trucidati nei raid di Hamas del 7 ottobre.

La morte dei due ostaggi

Gli attacchi a Gaza arrivano dopo il video diffuso da Hamas in cui si annuncia la morte di due ostaggi israeliani, entrambi rapiti il 7 ottobre scorso. Le immagini diffuse ieri sera mostrano i corpi senza vita di Yossi Sharabi e Itay Svirsky, gli stessi che precedentemente, in un altro video, apparivano in vita accanto a Noa Argamani, la 26enne catturata al rave di Reim che nel nuovo video racconta come la morte dei due compagni sarebbe avvenuta a causa di bombardamenti israeliani. La giovane donna spiega davanti alle telecamere di Hamas che l’edificio in cui erano tenuti prigionieri è stato attaccato dall’esercito di Israele: “I soldati palestinesi hanno recuperato me e Itay e ci hanno portato in un altro posto – racconta – e Yossi non è sopravvissuto". Subito dopo aggiunge: "Nell'altro posto c'è stato un ulteriore attacco aereo israeliano, Itay è stato colpito, io sono rimasta ferita alla testa e in altre parti del corpo. Loro due sono morti per gli attacchi dell'esercito: fermate questa follia e riportateci a casa". Il video si chiude con le immagini dei corpi senza vita di Yossi e di Itay avvolti in un lenzuolo bianco.

Smentita di Israele

Immediata la replica da parte di Israele. "Smentiamo formalmente le bugie di Hamas secondo cui gli ostaggi sarebbero stati uccisi in seguito ai nostri attacchi", ma "sappiamo che abbiamo preso di mira e distrutto le infrastrutture dei terroristi situate vicino al luogo in cui erano detenuti". Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, commentando il video diffuso dalle Brigate al-Qassam in cui si annuncia la morte dei due ostaggi. "Abbiamo informato le famiglie della nostra profonda preoccupazione per la sorte di Itay Sabirsky e di un altro ostaggio. Potrebbero essere morti", ha aggiunto il portavoce.

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16 gennaio 2024, 10:42