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Due esplosioni in Iran hanno causato la morte di almeno cento persone (Reuters). Due esplosioni in Iran hanno causato la morte di almeno cento persone (Reuters).

Iran, doppia esplosione vicino al mausoleo di Soleimani: oltre 100 morti

Due deflagrazioni, nel giro di una decina di minuti, hanno provocato una strage nel giorno del quarto anniversario della morte del generale iraniano ucciso il 3 gennaio del 2020 nei pressi dell'aeroporto di Baghdad. Secondo le autorità iraniane si tratta di un attentato terroristico: "La risposta sarà decisa"

Amedeo Lomonaco e Paolo Ondarza - Città del Vaticano

In Iran almeno 103 persone sono morte in seguito a due esplosioni lungo la strada che porta al cimitero di Kerman, dove si trova la tomba di Qassem Soleimani, ex capo della Forza Quds delle Guardie della Rivoluzione iraniana. Il generale iraniano era stato ucciso esattamente quattro anni fa a Baghdad, il 3 gennaio del 2020, in un raid statunitense condotto con un drone. 

Teheran: è terrorismo. Risposta sarà forte

Secondo la Tv di Stato iraniana alcuni feriti versano in condizioni critiche. Migliaia di persone si sono radunate questa mattina nel cimitero di Kerman per commemorare la ricorrenza e rendere omaggio al generale. Alcune vittime sarebbero morte schiacciate nel panico dopo le deflagrazioni. Secondo l'agenzia Tasnim, vicina alle Guardie della Rivoluzione, si è trattato di un attentato terroristico. Sono ancora in corso le indagini. In un primo momento diversi media iraniani avevano affermato che erano esplose alcune bombole di gas. 

Il governo iraniano ha dichiarato domani giorno di lutto nazionale. Dura la condanna del presidente Ebrahim Raisi che ha parlato di evento "codardo" e "atroce", assicurando che i servizi di sicurezza iraniani "identificheranno e puniranno presto gli autori". La risposta "sarà decisa e forte" e avverrà "nel più breve tempo possibile", ha confermato il ministero degli Interni iraniano, Ahmed Vahidi secondo quanto riportato dall'agenzia Irna. Da parte del vicepresidente iraniano, Mohammad Mokhber, arriva poi l'accusa ad Israele. Secondo Mokhber  "le mani del regime sionista" hanno versato il sangue di cittadini innocenti. 

Esplosi due ordigni a 10 minuti di distanza

Il capo della Mezzaluna Rossa della provincia di Kerman, Reza Fallah, ha detto che “i feriti vengono evacuati, ma la grande folla ha bloccato le strade che portano al cimitero”.  I due ordigni, rende noto l’agenzia Tasnim, sarebbero stati nascosti in borse e attivati da remoto: la prima esplosione è avvenuta a 700 metri dal mausoleo, mentre la seconda a un chilometro di distanza. Secondo il sindaco di Kerman, Said Shearbaf, le due esplosioni sono avvenute a 10 minuti di distanza l'una dall'altra.

La reazione di Russia e Turchia

In un messaggio di cordoglio alle autorità iraniane, il presidente russo Vladimir Putin ha condannato come "scioccanti nella loro crudeltà e cinismo" gli attentati. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. Dolore è stato espresso in tweet anche dal presidente turco, Recep Tayyip Erdogan: ''Siamo profondamente rattristati per gli atroci attacchi terroristici sferrati nella provincia di Kerman in Iran''. 

La condanna dell'Ue e dell'Onu

Ferma la condanna dell'"attentato" anche dall Unione Europea: "L'Ue condanna con la massima fermezza l'attentato di oggi nella città di Kerman in Iran" ed "esprime la propria solidarietà al popolo iraniano. Questo atto di terrore - ha dichiarato un portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue - ha provocato un bilancio sconvolgente di morti e feriti tra i civili. I nostri pensieri sono ora rivolti alle vittime e alle loro famiglie. I responsabili devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni".  Arrivata anche la "forte condanna" da parte dell'Onu attraverso il segretario generale Antonio Guterres che invia le proprie condogliane al Paese e alle famiglie delle vittime, chiedendo che "i responsabili vengano chiamati a rispondere". 

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03 gennaio 2024, 15:29