Cerca

Sultan Ahmed Al Jaber, presidente della Cop28 Sultan Ahmed Al Jaber, presidente della Cop28  (ANSA)

Aperta la Cop28, l'Onu annuncia: il 2023 l'anno più caldo di sempre

Sono partiti ieri a Dubai i lavori della 28.ma Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, con l’approvazione di un fondo per gli aiuti ai Paesi poveri. Dalle Nazioni Unite, intanto giunge l'allarme per l’aumento record delle temperature e il ghiaccio marino antartico ai minimi storici

Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano

Si è aperta con un accordo definito storico la Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. A Dubai, i leader di 197 Paesi più l’Unione europea, hanno stabilito un fondo di 280 milioni di dollari in aiuti ai Paesi più poveri, dove l’impatto del cambiamento climatico ha creato maggiori sofferenze alla popolazione. La notizia è stata accolta con cauto entusiasmo da Rachel Cleetus, del gruppo americano Union of Concerned Scientists, che ha sottolineato come in realtà siano attese promesse per miliardi di dollari. Climate Action Network invece, la più grande rete al mondo di ong (quasi duemila in oltre 130 Paesi), sottolinea l’eccezionalità dell’accordo, anche se "l'attenzione - ha spiegato - deve ora concentrarsi sulla causa principale della crisi climatica, con un piano per eliminare gradualmente i combustibili fossili".

L’allarme dell’Onu

Contestualmente dall’Onu, attraverso l’Organizzazione mondiale dei meteorologi, arriva la conferma che il 2023 è l’anno più caldo di sempre, con temperature record e il ghiaccio marino antartico ai minimi storici. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres appresa la notizia lancia l’allarme: “Stiamo vivendo il collasso climatico in tempo reale". Sempre Guterres ha affermato che "il caos climatico sta alimentando il fuoco dell'ingiustizia". 

I combustibili fossili

L’argomento chiave della Conferenza è stato affrontato in prima battuta dal presidente della Cop28, Sultan Al Jaber, che ha esortato tutti i partecipanti a definire il ruolo dei combustibili fossili nel documento finale. Sul tema il capo delle Nazioni Unite per il clima, Simon Stiell, ha sottolineato come sia necessario definire e programmare la fase terminale dell'era dei combustibili fossili così come la conosciamo oggi, per scongiurare il declino del pianeta. Un obiettivo centrale della Cop28 sarà infatti proprio il bilancio dei progressi di ciascun Paese nel taglio dei gas serra, come previsto dall'Accordo di Parigi del 2015.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

01 dicembre 2023, 11:29