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Disordini ad Haiti Disordini ad Haiti

Haiti, Unicef: la crisi peggiora, il 30% dei bambini sotto malnutrizione acuta grave

Almeno la metà della popolazione haitiana, che include 3 milioni di bambini, ha bisogno di aiuti umanitari. I minori feriti o uccisi negli scontri armati oppure reclutati dalle bande armate. Sale intanto il tasso di malnutrizione. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: i fondi per rispondere alla crisi “deplorevolmente inadeguati”

Luana Foti – Città del Vaticano

Haiti è un Paese in ginocchio: in balia di una lunga e profonda crisi alimentare e della sicurezza, più della metà della sua popolazione ha bisogno di aiuti umanitari per sopravvivere. E lo scenario è più lontano che mai dal migliorare: i mezzi di sussistenza sono distrutti e l’accesso ai servizi essenziali limitato dalle bande armate, le pandillas, che hanno bloccato le strade che collegano la capitale, Port-au-Prince, con il resto dell'isola. Le violente bande armate sono almeno 200 e tengono sotto scacco il Paese di appena 11 milioni di abitanti. Catherine Russell è lapidaria nella sessione informativa del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’attuale situazione del paese caraibico: “La crisi ad Haiti peggiora giorno dopo giorno”.

Una terra martoriata dalle azioni violente delle pandillas

Maria Isabel Salvador, rappresentante speciale dell’Onu, racconta che quotidianamente le pandillas commettono omicidi, violenze sessuali, comprese violenze collettive e mutilazioni genitali, e sequestri. Neanche i bambini si salvano dalle azioni violente dei gruppi armati. Soltanto la settimana scorsa, l’agenzia dell’Onu è riuscita a far liberare quasi 60 minori che erano stati sequestrati dalle bande armate che hanno preso il controllo di una scuola della capitale.

I bambini, i più colpiti dalla violenza

Delle circa 2 milioni di persone che vivono in aree controllate dalle pandillas, 1.6 milioni sono donne e bambini. “Ci sono bambini che vengono feriti o uccisi in scontri a fuoco, alcuni persino mentre vanno a scuola. Altri vengono reclutati forzatamente o si stanno unendo ai gruppi armati per pura disperazione”, dice la direttrice generale dell’agenzia Onu per l’infanzia, Catherine Russell.

Malnutrizione acuta e colera: l’esplosione di una catastrofe umanitaria

Un altro problema che deve affrontare la popolazione infantile haitiana è la crisi di sicurezza alimentare. Dal 2022 si registra un incremento senza precedenti del 30% di bambini colpiti da malnutrizione acuta grave che è la forma di denutrizione più letale. Ora sono 115 mila. È una situazione estrema che ha bisogno di una soluzione immediata perché senza una terapia adeguata i bambini gravemente malnutriti hanno una probabilità cinque volte maggiore di morire. Inoltre, Russell riporta che “la crisi di malnutrizione coincide con un’epidemia di colera in corso, in cui quasi la metà dei casi sospetti sono bambini sotto i 14 anni”.

“Deplorevole” mancanza di finanziamenti

Nonostante la necessità di aiuti umanitari sia vitale per la metà della popolazione del paese caraibico, l’insicurezza delle vie di trasporto e la mancanza di finanziamenti impediscono che gli aiuti arrivino a chi servono. “Quest’anno abbiamo ricevuto appena un quarto dei 720 milioni di dollari necessari per finanziare il Piano di risposta umanitaria del Paese”, ha dichiarato Catherine Russell. Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu fa eco alle parole di Russell affermando che per porre fine a quello che lui definisce “un incubo a occhi aperti”, i fondi disponibili sono “deplorevolmente inadeguati”.

La missione internazionale di peacekeeping

Intanto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato il 3 ottobre una risoluzione presentata dagli Stati Uniti per inviare una forza internazionale di pace nel Paese. La missione multinazionale, della durata iniziale di 12 mesi, è guidata dal Kenya e ha l’obiettivo di affiancare le forze di polizia haitiane per porre fine alla violenza che sta distruggendo il Paese.

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27 ottobre 2023, 09:05