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Il presidente Mattarella sul luogo dell'incidente a Brandizzo Il presidente Mattarella sul luogo dell'incidente a Brandizzo  (ANSA)

Brandizzo, i sindacati lanciano lo sciopero dopo "una tragedia che lascia sgomenti"

A cominciare da oggi e nei prossimi giorni si alterneranno le astensioni dal lavoro per riportare sotto i riflettori il tema della sicurezza dopo la morte di 5 operai. Il presidente Mattarella visita il luogo dell'incidente ferroviario, e Papa Francesco, in viaggio verso la Mongolia, ribadisce la sacralità dei lavoratori. Intanto, sono stati dimessi i due operai superstiti e i macchinisti alla guida del treno

Stefano Leszczynski - Città del Vaticano

Costernazione e sgomento in tutta Italia per la strage sul lavoro avvenuta ieri notte nella stazione di Brandizzo sulla linea ferroviaria che collega Milano a Torino. Ancora al vaglio degli investigatori le cause che hanno portato all'investimento dei cinque operai impegnati in lavori di manutenzione sui binari e investiti da un treno in transito. Anche il Ministero dei trasporti ha avviato un'inchiesta per comprendere cosa non abbia funzionato nel flusso di informazioni che avrebbe dovuto impedire il passaggio del convoglio su quel tratto ferroviario.

Il cordoglio delle autorità

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Piemonte per ricordare la figura di Altiero Spinelli ha voluto recarsi sul luogo dell'incidente ferroviario per esprimere il proprio cordoglio e deporre un mazzo di fiori bianchi. Poco prima a Torre Pellice aveva aperto il suo intervento commentando quanto accaduto nella stazione di Brandizzo. "Morire sul lavoro è un oltraggio ai valori della convivenza" ha detto. Parole alle quali si aggiungono quelle di Papa Francesco in volo per la Mongolia: "Gli incidenti sul lavoro sono una calamita' e un'ingiustizia, e' sempre per una mancanza di cura... i lavoratori sono sacri".

La mobilitazione dei sindacati

A fronte di questa nuova tragedia sul lavoro reagiscono duramente i sindacati parlano di "tragedia che lascia sgomenti" e lanciano diversi momenti di sciopero tra oggi e i prossimi giorni per riportare sotto i riflettori il tema della sicurezza sul lavoro. Nel solo 2022 sono stati registrati 1.090 caduti sul lavoro per la maggior parte dei quali si è avuto scarsissimo rilievo sui media e nel dibattito pubblico sulla sicurezza sul lavoro. Un elemento che viene sottolineato ai microfoni di Vatican News - Radio Vaticana da Giorgio Graziani, segretario confederale della Cisl: "Purtroppo la strage che avviene quotidianamente e mediamente vede quasi tre morti al giorno nel nostro Paese non fa notizia e questo è un elemento che noi consideriamo inaccettabile".

Ascolta l'intervista con Giorgio Graziani

Una questione di civiltà

Intervenendo sull'impegno sociale nel campo della sicurezza sul lavoro e la salvaguardia dei lavoratori, Graziani auspica una ripresa dei lavori del tavolo con il Governo per rilanciare una serie di interventi che aiutino a rendere consapevole chiunque che il tema della sicurezza e della salute nel lavoro è un elemento non soltanto di difesa e protezione della vita delle persone, ma anche di crescita qualitativa del Paese. "E' una questione di senso civico - ribadisce Giorgio Graziani commentando le parole di Mattarella - e da questo punto di vista quando noi chiediamo che si possano formare insieme lavoratori e datori di lavoro in maniera congiunta o che si possano formare i ragazzi direttamente nelle scuole è perché crediamo che questa sia educazione civica per la qualità e la difesa della dignità della persona.

Ripensare il concetto del lavoro

Riflettendo sul magistero di Papa Francesco, Graziani ricorda come il lavoro dentro al progetto di vita sia uno degli elementi che dona dignità alle persone. Questo dovrebbe essere l'elemento centrale su cui basare il proprio percorso di vita con la possibilità di esprimere i propri talenti, la propria realizzazione personale, dando un servizio dentro al mercato del lavoro". 

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01 settembre 2023, 08:36