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Uno scorcio del Rione Sanità, Napoli Uno scorcio del Rione Sanità, Napoli 

Napoli, rinasce la chiesa dei Cristallini

Il restauro e la riapertura sono parte dell'iniziativa "Luce al Rione Sanità", avviata nel 2021 dalla Cooperativa La Paranza. “Uno spazio di comunità restituito agli abitanti del quartiere” dichiara il responsabile della comunicazione Vincenzo Porzio. Coinvolti anche i detenuti del carcere di Secondigliano che hanno realizzato l’altare con la prua di una barca dei migranti, racconta Arnoldo Mosca Mondadori, fondatore della Onlus Casa dello Spirito e delle Arti che ha coordinato il progetto

Camilla Dionisi – Città del Vaticano

Dopo una chiusura che si prolungava dagli anni ‘80, la chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini lo scorso 28 agosto ha finalmente riaperto. Il recupero dell’edificio è tra le azioni più significative del progetto “Luce al Rione Sanità”, avviato nel 2021 dalla Cooperativa La Paranza e che, negli ultimi due anni, ha visto l'attivazione di workshop artistici rivolti a 60 ragazzi, dai 16 ai 25 anni. Proprio i giovani del quartiere hanno affrescato gli interni della chiesa, spiega a Vatican News Vincenzo Porzio, responsabile della comunicazione de La Paranza. Non solo: la chiesa è stata protagonista del progetto “Metamorfosi”, in partenariato con la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Arnoldo Mosca Mondadori che racconta l’iniziativa: l'altare è stato realizzato dai detenuti del laboratorio di falegnameria/liuteria del carcere di Secondigliano con la prua di una delle barche utilizzata dai migranti.

Obiettivi e speranze per la riapertura

Come spiega Vincenzo Porzio, il progetto "Luce al Rione Sanità" prevede anche la riapertura della chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi e della Basilica di San Severo. “Queste tre chiese - spiega Porzio - si trovano nel Rione Sanità in una zona che è ancora poco battuta sia dai visitatori che dagli stessi abitanti. La riapertura di questi luoghi ha l'obiettivo di portare luce in questa parte di Napoli: i luoghi della comunità riaperti e valorizzati riescono poi a generare coinvolgimento, partecipazione e innovazione sociale”.

L'interno con l'altare della chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini
L'interno con l'altare della chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini

Un cambiamento culturale per il Rione Sanità

Il progetto è stato pensato durante la pandemia ed è stato messo in atto nelle fasi di ripartenza post Covid. “La chiesa è stata dipinta con i volti della gente che abita il quartiere: le persone che hanno un legame affettivo con il luogo sono state coinvolte appieno” continua Porzio. “In tanti hanno partecipato al laboratorio che ha portato alla scelta dei soggetti. Sappiamo che l'effetto più importante del progetto, però, è quello più lento: la riapertura determinerà un cambiamento culturale in questa zona del Rione Sanità”. “Da questo momento in poi - continua Porzio - la chiesa diventa uno spazio di comunità restituito agli abitanti del quartiere e quindi ospiterà i progetti educativi che sono attivi sul territorio. Tra i più importanti – conclude - il coro di voci bianche realizzato in collaborazione con la fondazione Andrea Bocelli e il progetto musicale "Tornaccantà" che prevede laboratori didattici pomeridiani per i ragazzi che partecipano alle attività di doposcuola.

Ascolta l'intervista a Vincenzo Porzio

Nuova vita alle barche dei migranti

Come spiega Arnoldo Mosca Mondadori, al centro del progetto “Metamorfosi” c’è la trasformazione del legno delle barche che arrivano da Lampedusa. “Sono arrivate circa 120 barche, che sono state poi trasformate in strumenti musicali, quindi violini, violoncelli e contrabbassi, che andranno a comporre quella che è "L’Orchestra del Mare". I detenuti hanno però realizzato anche oggetti sacri come rosari. Questi strumenti hanno veramente un'anima. La creazione di questi oggetti permette loro di avere un lavoro”.

Ascolta l'intervista con Arnoldo Mosca Mondadori

Un altare per l’umanità

Tra i manufatti a cui i detenuti hanno lavorato c’è proprio l’altare della chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini. “Questo altare è stato realizzato con la prua di una di queste barche con la collaborazione dei ragazzi del corso di architettura dell'Università Federico II di Napoli - spiega Mondadori - insieme alle persone detenute del carcere di Secondigliano. Penso che possa diventare, come la mensa eucaristica, un memoriale della morte e resurrezione di Cristo”. “Con questo altare – sostiene Mondadori - si fa anche memoria di ogni persona che ha perso la vita in mare fuggendo da una guerra o da una persecuzione. Un altare per l'umanità, per tutti coloro che vogliono riflettere, anche se non credenti. Si pone di fronte così – conclude - il mistero del dolore e della rinascita dell'uomo, del dolore e della speranza”.

 

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31 agosto 2023, 10:55