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Manifestati in Niger Manifestati in Niger  (AFP or licensors)

Il Niger nel caos, assaltata l'ambasciata francese

Il Paese africano sta vivendo uno dei momenti più delicati della sua storia. Dopo il colpo di Stato del 26 luglio scorso con cui le forze militari hanno deposto il presidente in carica Mohamed Bazoum, è diventato una polveriera pronta ad esplodere. Ieri dure manifestazioni antioccidentali a sostegno della giunta militare golpista. Attaccata la sede diplomatica francese

Silvia Giovanrosa - Città del Vaticano

Il Niger è sotto il comando del capo della Guardia presideziale Omar Tchiani che, il venerdì successivo al colpo di Stato dello scorso 26 agosto, si è autoproclamato leader del Paese. Il golpe sarebbe stato ideato ed attuato proprio da una frangia d'elite dell'esercito presidenziale, della quale il deposto Bazoum cercava da tempo di limitare l'influenza. Le motivazioni addotte da Tchiani per giustificare l'azione sovversiva sono state la pesante situazione economica del Paese, la corruzione dilagante e la sicurezza. La Giunta golpista ha immediatamente sospeso tutte le istituzioni, chiuso le frontiere aeree e terrestri e istituito un coprifuoco dalle ore 22.00 ale 05.00 del mattino. Nel frattempo, numerose manifestazioni hanno mandato nel caos la capitale Niamey. Sostenitori del golpe hanno saccheggiato e incendiato alla sede del Partito presidenziale.

L'assalto all'ambasciata francese 

Domenica 30 luglio, dopo la sospensione degli aiuti al Niger da parte del governo di Parigi, l'ambasciata francese è stata presa d'assalto dai manifestati pro-golpe che, inneggiando alla Russia, hanno invaso le strade della capitale Niamey. Al grido di "Viva Putin", alcuni di loro hanno divelto la targa riportante la scritta "Ambasciata Francese in Niger" calpestandola e sostituendola con bandiere russe e nigerine. Altri hanno dato fuoco alla porta d'ingresso dell'edificio cercando di entrare. Infine la folla è stata dispersa con l'uso dei lacrimogeni. Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che non verrà tollerato "alcun attacco contro la Francia e i suoi interessi" in Niger. "Chiunque attacchi i cittadini francesi, l’esercito, i diplomatici e il diritto di passaggio, vedrà la Francia rispondere immediatamente e senza mezzi termini", ha aggiunto. Il Niger ospita non soltanto militari e diplomatici ma anche civili francesi ed attualmente si teme per la loro incolumità.

La reazione degli Ecowas

Sempre nella giornata di domenica 30 luglio, i leader dei Paesi membri della Comunità Economica degli Sati Occidentali dell'Africa si sono riuniti in emergenza ad Abuja, in Nigeria, al fine di prendere delle contromisure per contenere e contrastare i disordini nel Paese. Al termine dell'incontro, con un comunicato, hanno annunciato di essere disposti ad intervenire in ogni modo per ripristinare l'ordine democratico, anche con un intervento armato.  Nel documento è stata stabilita la chiusura delle rotte aeree commerciali verso il Paese, la chiusura dei confini ed ingenti sanzioni economiche nei confronti della Giunta che ha preso il potere. Infine, è stato dato al governo militare un ultimatum di sette giorni per riportare al potere il deposto presidente Bazoum, pena l'uso della forza.

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31 luglio 2023, 09:22