Cerca

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa alla vigilia del vertice Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa alla vigilia del vertice  (REUTERS)

A Vilnius il vertice Nato. Stoltenberg: Ucraina più vicina all'Alleanza

Si è aperto oggi a Vilnius il vertice Nato che riunisce i leader di 31 Paesi del mondo compreso il presidente americano Biden. Stasera sarà accolto dai capi di stato anche il presidente ucraino Zelensky. E proprio le modalità di un futuro ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica sono al centro dei lavori del summit, insieme all’adesione della Svezia e le sfide legate alla Cina

Marco Guerra – Città del Vaticano

"L'Ucraina è ora molto più vicina alla Nato, quindi penso che sia giunto il momento che questo si rifletta in altre decisioni della Nato", così il segretario dell’Allenza Atlantica, Jens Stoltenberg, poco prima dell’inizio dei lavori a Vilnius fotografa le prospettive del vertice che definisce “storico”. Stoltenberg parla poi della necessità di maggiori investimenti della difesa e afferma che sarà concordato un impegno minimo del 2% del pil per tutti i Paesi membri.

Zelenski premer per un "invito" nella Nato

In realtà la Nato ha trovato un’intesa sulla possibilità di eliminare il percorso di riforme necessario per entrare nell’Alleanza Atlantica, allo scopo di facilitare l’ingresso dell’Ucraina al termine della guerra. Di fatto molti paesi, in primis gli Stati Uniti e la Germania, escludono categoricamente l’adesione di Kiev con il conflitto ancora in corso. Zelensky però preme e afferma che finché non ci sarà un invito della Nato Mosca continuerà la guerra. Il leader ucraino è invitato sia alla cena di stasera (al Palazzo presidenziale di Vilnius) che all'incontro inaugurale del Consiglio Nato-Ucraina di domani. Al Summut in Lettonia sono presenti i leader dei 31 Paesi che compongono la Nato 

La reazione della Russia

Anche la Russia si fa sentire tramite il ministro degli esteri Lavrov che parla di misure appropriate e tempestive in risposta alla possibile adesione di Svezia e Ucraina all'alleanza militare della NATO. Stoccolma ha infatti incassato l’Ok della Turchia all’ingresso nel patto atlantico. Lavrov ha affermato che la Russia proteggerà i propri "legittimi interessi di sicurezza".

L’adesione della Svezia

Un altro tema caldo è quello dell’ingresso della Svezia. Ieri, 10 luglio, il presidente turco Receyp Erdogan aveva posto l’ingresso della Turchia nell’UE come condizione vincolante per il via libera di Ankara a Stoccolma nella Nato, poi in serata è arrivato un accordo diretto con la Svezia per un suo ingresso senza condizioni. Intanto a Mosca guarda con grande preoccupazione alle decisioni del Summit. L'ingresso dell'Ucraina nella Nato avrebbe "conseguenze molto negative" e richiederebbe una reazione "ferma" della Russia ribadisce il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

La Cina

Le discussioni dei leader si concentreranno poi anche sui rapporti con la Cina, per questo parteciperanno anche i rappresentati di Paesi alleanti ma esterni alla Nato come Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud, per affrontare questioni di sicurezza “globale”. Tra i temi sul tavolo, le posizioni di Pechino relative a quanto accade del Mar Cinese meridionale e orientale. La Cina, dal canto suo, ha esortato la Nato a “concentrarsi su come svolgere un ruolo costruttivo per la pace e la stabilità dell’Europa e del mondo”, invece che “esaltare il tema” correlato alla Cina.

Di Liddo (Cesi): Kyiv priva di requisiti per l’ingresso nella Nato

“Bisogna distinguere il piano tecnico legale da quello politico. Dal punto di vista legale ora è impossibile l’ingresso dell’Ucraina nella Nato perché non ci sono i requisiti necessari, ovvero il controllo del territorio e una situazione di pace. Inoltre Kyiv deve adeguarsi ad alcune policy in materia di corruzione”, spiega a Vatican News Marco Di Liddo, analista del Centro Studi Internazionali. Secondo Di Liddo, dal punto di vista politico l’Alleanza è divisa in due, da una parte i Paesi dell’Europa orientale, con a capo la Polonia, che spingono per l’adesione dell’Ucraina e dall’altra quelli più cauti tra i quali Stati Uniti e Germania. L’analista di geopolitica ricorda infine che la Nato ha invitato a partecipare anche Paesi esterni della regione asiatica al vertice per ribadire un ruolo centrale negli assetti mondiali che vada oltre l’Atlantico, anche in funzione di contenimento della Cina.

Ascolta l'intervista a Marco Di Liddo

 

Ultimo aggiornamento alle ore 13.55 dell'11 luglio 2023

 

 

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

11 luglio 2023, 08:15