Cerca

Ucraina: Kyiv sotto attacco. La gente si rifugia nella metro Ucraina: Kyiv sotto attacco. La gente si rifugia nella metro 

In Ucraina pioggia di missili russi su Kyiv. La città senza luce e acqua

Nel Paese est-europeo si è vissuta un’altra notte di guerra. Numerosi i missili lanciati dalle forze russe sulla capitale, con la cittadinanza rimasta in grave difficoltà

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

A Kyiv solo un abitante su tre ha acqua e riscaldamento, mentre appena il 40% la popolazione può usufruire dell’energia elettrica. Questo il risultato di un’ulteriore giornata in cui sulla capitale sono piovuti un’ottantina di missili. Il dato è stato reso noto da fonti delle autorità ucraine, che hanno anche riferito che le forze russe hanno utilizzato per la prima volta i famigerati bombardieri strategici Tu95 negli attacchi alla città, dove sono in pieno svolgimento i lavori di emergenza per ripristinare il più possibile i servizi idrici ed elettrici per la popolazione. Anche le altre grandi città ucraine si trovano nelle medesime condizioni con forniture di acqua e luce sempre più a rischio. Questo il quadro di una guerra che non vede ancora la parola fine.

Nuova allerta aerea

E proprio stamani in tutta l'Ucraina sono risuonate le sirene dell’allarme antiaereo per un possibile nuovo attacco russo sul Paese. Da segnalare che dal 10 ottobre le forze russe hanno effettuato nove massicci attacchi aerei alle infrastrutture energetiche del Paese. Un altro dato drammatico riguarda il fronte russo. Mosca avrebbe perso solo nell'ultimo giorno 500 uomini, facendo salire a 97.690 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Si tratta, tuttavia, di notizie diffuse dalle Forze Armate ucraine, non verificabili in modo indipendente.

Possibile accordo su Zaporizhzhia

In questo panorama negativo spicca anche un possibile accordo sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ci sono ancora possibilità di raggiungere un’intesa su una zona di protezione intorno agli impianti, ma è troppo presto per dire che l'accordo è vicino, ha detto alla agenzia di stampa russa Tass Mikhail Ulyanov, rappresentante permanente di Mosca presso le organizzazioni internazionali con sede a Vienna.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

17 dicembre 2022, 11:27