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Manifestazione a Berlino contro le esecuzioni in Iran Manifestazione a Berlino contro le esecuzioni in Iran 

Proteste in Iran, messo a morte un secondo manifestante

Continua il pugno duro dell’Iran nei confronti dei manifestanti, sulla scia delle proteste scatenate dalla morte della 22enne Masha Amini, che stanno scuotendo il Paese da ormai 3 mesi. Le autorità di Teheran hanno condannato a morte Majidreza Rahnavard, colpevole di aver ucciso, il 17 novembre scorso, due guardie di sicurezza iraniane e averne ferito altre 4 a Mashhad, nella provincia di Khorasan Razavi

Gianmarco Murroni – Città del Vaticano

È stato condannato a morte per aver ucciso due Basij, soldati facenti parte le forze paramilitari iraniane, e averne ferito altre 4 a Mashhad, nella provincia di Khorasan Razavi, il 17 novembre scorso. Le autorità iraniane hanno sottoposto alla pena capitale Majidreza Rahnavard, il manifestante ritenuto colpevole di 'Moharebeh', delitto previsto dalla sharia iraniana, che punisce qualsiasi offesa contro l'Islam o lo Stato.

La vicenda

L’esecuzione è avvenuta pubblicamente: il governo iraniano ha diffuso delle immagini dell’impiccagione in cui si intravedono degli spettatori, anche se alcuni attivisti per i diritti umani sostengono che si tratti di una messa in scena per dimostrare il presunto sostegno della popolazione alle pene capitali. Secondo gli stessi attivisti, Rhanavard sarebbe prima stato picchiato durante la detenzione, tanto da subire durante l'arresto la frattura di un braccio. Successivamente è stato esposto alla TV di Stato mentre confessava gli omicidi: un gesto, secondo gli osservatori, compiuto sotto la pressione delle autorità.

Le proteste

Si tratta del secondo manifestante messo a morte dopo Mohsen Shekari, il 23enne impiccato giovedì scorso per aver partecipato a un blocco stradale e ferito un militare durante le contestazioni. L’Iran sta affrontando le proteste scatenate dalla morte, avvenuta il 16 settembre, di Masha Amini, la ragazza curda iraniana di 22 anni deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale del Paese per aver violato il rigido codice di abbigliamento della Repubblica islamica.

Le sanzioni

A esprimersi sulla situazione è l’Alto Rappresentante della Politica Estera dell’Unione Europea, Josep Borrel, che ha annunciato un pacchetto di sanzioni “molto dure verso l’Iran”. Borrel ha ribadito che l’Unione Europea considera inaccettabili le esecuzioni dei manifestanti e che adotterà sul punto una posizione molto severa, sottolineando, inoltre, come Teheran continui a negare di aver mandato droni alla Russia dopo l’inizio della guerra in Ucraina.

Un processo lampo

Secondo l’avvocato per i diritti umani Saeid Dehghan, invece, la condanna di Rahnavard non sarebbe una esecuzione ma un omicidio in qualche modo programmato dalle istituzioni: il procuratore, il giudice e il legale del caso erano il governo". Le parole di Dehghan mettono in evidenza il fatto che quello condotto nei confronti del manifestante sia stato un processo lampo, in quanto l’esecuzione è avvenuta appena 23 giorni dopo l’arresto.

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12 dicembre 2022, 11:09