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Migranti Migranti  (ANSA)

L’Ue avvia il confronto su un nuovo accordo per la gestione dei migranti

Dopo il braccio di ferro tra Italia e Francia sull’approdo della nave Ocean Viking con 234 migranti a bordo, i ministri dell'Interno europei hanno approvato ieri un piano d'azione per "non riprodurre questo tipo di situazioni". L’obiettivo è arrivare ad una nuova intesa vincolante che sostituisca il trattato di Dublino, ma sono molte ancora le divisioni da superare

Marco Guerra – Città del Vaticano

Al Consiglio straordinario di Bruxelles sui migranti si registrano passi in avanti su diverse questioni spinose inerenti la gestione dei flussi migratori, ma per le decisioni concrete è stato rinviato tutto al prossimo consiglio degli affari interni dell’8 dicembre e soprattutto al vertice pre-natalizio dei leader degli Stati membri.

Il confronto tra Italia e Francia

L’Italia, rappresentata dal ministro dell’Interno Piantedosi, si dice soddisfatta, perché sono state fatte aperture sostanziali per realizzare "interventi finanziati direttamente dalla Ue, che possano impedire le partenze e rafforzare i meccanismi di rimpatrio", agendo quindi sul controllo esterno dei confini. Tuttavia il ministro francese, Gerald Darmanin, ha confermando che il meccanismo di solidarietà resterà sospeso fino a quando l'Italia non tornerà ad aprire i suoi porti alle navi.

Le divisioni ancora presenti

Poi si è concordato sulla "necessità di stabilire una cornice di regole per le Ong che operano nel Mediterraneo”. Per superare l’accordo di Dublino si cerca in sostanza un patto che vincoli alla solidarietà tra Paesi Ue e fissi anche il principio della responsabilità di salvare vite. Sul tappeto restano però tante divisioni. La Francia insiste: niente ricollocamenti se l’Italia non apre alle navi e l’Italia a sua volta evidenzia che non può essere obbligatoria solo la responsabilità e non la condivisione dei flussi. Infine la Grecia denuncia che la Turchia non accetta i rimpatri dall’Ue, mentre l’Austria e i Paesi dell’Est temono l'aumento dei flussi di migranti sulla rotta balcanica.

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26 novembre 2022, 09:19