Cerca

Terremoto in Indonesia Terremoto in Indonesia  

Indonesia: tra le vittime del sisma molti bambini per il crollo delle scuole

La solidarietà del Papa al popolo indonesiano. Si scava ancora tra le macerie per cercare i dispersi. Oltre 70mila gli sfollati. Istituzioni e volontariato al lavoro per portare aiuti umanitari alla gente

Luca Collodi - Città del Vaticano 

A due giorni dal sisma di magnitudo 5.6 gradi della scala Richter che ha causato la morte di 268 persone nell'isola indonesiana di Giava, le squadre di soccorso scavano ancora tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti. Sono oltre un migliaio le persone rimaste ferite, 2300 gli edifici e le abitazioni danneggiati. E' salito a 268 il bilancio delle vittime. Molte di esse sono bambini che si trovavano a scuola al momento del sisma. L'agenzia indonesiana che si occupa dei disastri naturali ha inoltre dichiarato che 22mila case sono state danneggiate. Il sisma ha colpito lunedì scorso una regione montuosa provocando frane che hanno seppellito interi villaggi vicino alla città di Cianjur, nella parte ovest di Giava. 

La preghiera del Papa all'udienza generale è stata accolta con grande emozione, commenta padre Marcin Schmidt, missionario polacco a Jakarta, un gesto di solidarietà da parte di Francesco, molto stimato qui in Indonesia, arrivato in un momento di grande dolore, vissuto specialmente nella zona di Giacarta. Qui si continua ancora a scavare per cercare i dispersi. A livello ufficioso si parla ormai di 300 vittime, per la maggior parte bambini piccoli rimasti intrappolati nelle scuole che purtroppo sono crollate durante le lezioni. Si parla di 150-160 dispersi e sono 70mila gli sfollati che dormono nelle strade per la paura delle scosse che continuano.

ascolta l'intervista a padre Marcin Schmidt

 La solidarietà

La reazione  del Paese è stata molto buona e anche il presidente Widodo ha visitato i luoghi del sisma con i ministri che stanno svolgendo il loro lavoro a sostegno degli aiuti umanitari. Naturalmente va sottolineata la risposta della gente in Indonesia che è di grande solidarietà in questo momento di dolore. Molti volontari sono arrivati nei luoghi del sisma, nei villaggi che sono ancora isolati per le strade impraticabili e le comunicazioni rese difficili dal terremoto. 

Il senso religioso

Il terremoto ha colpito tutti. Ha distrutto le scuole musulmane, scuole di altre religioni, ha distrutto moschee e chiese, come quella di San Pietro, vicino all'epicentro. C'è grande collaborazione tra le persone di fedi diverse. Il dialogo interreligioso in Indonesia, è la conclusione di padre Schmidt, è molto importante e sta alla base della filosofia di questa nazione che si esprime nel motto "uniti nella differenza".  

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

23 novembre 2022, 13:15