Cerca

Il mandato di Liz Truss, durato appena 45 giorni, è il più breve nella storia britannica Il mandato di Liz Truss, durato appena 45 giorni, è il più breve nella storia britannica 

Regno Unito, dimissioni di Liz Truss. CeSi: "Evidenziano le fratture interne"

Il passo indietro arriva dopo soltanto sei settimane. “Riconosco di non potere realizzare il mandato per cui sono stata eletta”, ha dichiarato l’ormai ex premier britannica. La direttrice del Centro Studi Internazionali, Francesca Manenti: “È un momento di passaggio storico, aperto dalla morte della regina Elisabetta”.

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

Liz Truss ha rassegnato le dimissioni da primo ministro britannico. “Riconosco di non potere realizzare il mandato per cui sono stata eletta. Ho parlato con il Re per informarlo che mi dimetto da leader”, ha dichiarato l’ormai ex premier in un breve discorso pronunciato di fronte al numero 10 di Downing Street. “Non era più supportata dai conservatori” sostiene Francesca Manenti, direttrice del Cesi (Centro Studi Internazionali).

Ascolta l'intervista a Francesca Manenti

I motivi

Tra le cause che hanno portato al passo indietro Manenti evidenzia la confusione creatasi dopo “la promessa di sparigliare le carte rispetto al conservatorismo economico, con tinte più ispirate al liberalismo, e la realizzazione che ciò non sarebbe stato possibile". Nello specifico, solo qualche giorno fa Truss aveva dichiarato l’intenzione di tagliare le tasse ed aumentare i sussidi statali a favore del settore energetico senza però avere la copertura finanziaria necessaria per farlo. I mercati hanno intuito il pericolo e sono andati in tilt, mettendo in evidenza “fratture che caratterizzano i conservatori britannici ormai da tempo”.

I possibili successori

L’ex primo ministro rimarrà comunque in carica fino all’elezione del suo successore. Secondo quanto riferito dal comitato 1922, organo interno al gruppo parlamentare Tory, il nome potrebbe arrivare già a partire da lunedì prossimo. La corsa vede in vantaggio Rishi Sunak, avversario della Truss nelle ultime primarie lampo, e Penny Mordaunt, leader della House of Commons. “Attenzione anche al segretario della difesa Ben Wallace", avverte Manenti. "La scorsa estate fede un passo indietro per rispetto nei confronti di Johnson, ma con le mani un po' più slegate potrebbe candidarsi”. Dal canto suo, l'ex premier ha finora soltanto paventato la possibilità di riassumere la carica.

Le ripercussioni internazionali

Le repentine dimissioni di Liz Truss vanno a ridimensionare notevolmente l'immagine della Gran Bretagna. “Lo abbiamo imparato anche a spese nostre: la narrativa internazionale guarda con occhio attento alle sorti e alle possibilità di un nuovo governo prima di dare giudizi”. Il Regno Unito rimane comunque uno dei “main players internazionali, soprattutto per quanto riguarda il supporto all’Ucraina”. La futura leadership sarà quindi chiamata a recuperare il terreno perso sui diversi fronti. "Non va dimenticato - conclude Manenti - come il Paese stia affrontando un delicato momento storico che si è aperto con la morte della Regina Elisabetta."

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 ottobre 2022, 09:41