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Africa, malaria: vaccino per milioni di bambini. CUAMM: notizia che riempie il cuore

Oltre 167 milioni di euro sono stati assegnati da Unicef a GSK per la prima fornitura in assoluto di un vaccino contro la malaria. Previste 18 milioni di dosi nei prossimi tre anni: potrebbero salvare migliaia di vite ogni anno. Si tratta del primo vaccino in assoluto contro una malattia parassitaria. Entusiasta don Dante Carraro (Medici con l'Africa Cuamm): nuovo slancio per andare avanti

Debora D'Angelo e Andrea De Angelis- Città del Vaticano

Dopo 35 anni di ricerca e sviluppo è in arrivo il primo vaccino contro il Plasmodium falciparum, il parassita della malaria più letale a livello globale e con ampia diffusione in Africa.

I bambini, vittime più colpite

I soggetti più duramente colpiti sono i bambini al di sotto dei 5 anni: nel 2020 sono state registrate circa mezzo milione di vittime, ovvero una morte al minuto. Con particolare attenzione ai paesi in cui la trasmissione della malaria è elevata o moderata, nel 2019 è stato avviato l’uso pilota di routine del vaccino in Ghana, Kenya e Malawi; l’esperienza e le prove effettuate hanno portato GAVI, l’Alleanza per i Vaccini, a fornire finanziamenti per i programmi vaccinali nei Paesi più duramente colpiti dalla malattia.

L’impegno dell’Unicef

Per garantire che non ci siano ritardi nell’assicurare le forniture disponibili delle dosi contro la malaria, l’Unicef – maggior acquirente di vaccini al mondo - ha accelerato le azioni per concludere le trattative di approvvigionamento. Si prevede che la domanda di vaccino contro la malaria sarà elevata nei Paesi colpiti con l’obiettivo di aiutare e proteggere i bambini vulnerabili. Come per ogni nuovo vaccino, l'offerta sarà inizialmente limitata e aumenterà nel tempo, man mano che la capacità produttiva raggiungerà il livello richiesto. Con l'aumento dei volumi, i costi per dose dovrebbero diminuire. Sono già in corso piani per incrementare la produzione, anche attraverso il trasferimento di tecnologia, in modo che ogni bambino a rischio abbia un giorno l'opportunità di essere immunizzato contro questa malattia mortale.

Africa dimenticata dai media

“Poter annunciare la disponibilità di questi vaccini è una grandissima notizia”, commenta don Dante Carraro, Direttore di Medici con l’Africa Cuamm.

Ascolta l'intervista a don Dante Carararo

“La crisi innescata dalla guerra in Ucraina sta pesando moltissimo nel continente africano, anche se questo non viene raccontato dai media. Viviamo in un momento storico in cui le risorse, le attenzioni sono deviate altrove e l’Africa rischia di scomparire”.

Energia nuova per lotta alla malaria

“La notizia di queste 18 milioni di dosi di vaccino contro la malaria ci riempie il cuore, dà energia nuova per continuare la battaglia contro la malaria che purtroppo colpisce tantissimo: l’anno scorso si sono registrati 250 milioni di nuovi casi e 600 mila morti. Il 90 per cento dei decessi avvengono in Africa subsahariana e tra i bambini sotto i cinque anni. Avere a disposizione questo vaccino e sapere che Unicef si è prodigata per consegnare queste dosi ad organizzazioni umanitarie come la nostra, è una notizia di grandissima rilevanza”.

Quantità e distribuzione

Secondo don Dante Carraro, quando si parla di vaccini, bisogna tenere conto di due dimensioni: la quantità e la distribuzione. Fondamentale è innanzitutto  il numero di dosi disponibili. “Questo vaccino – spiega -  va iniettato per quattro volte ripetutamente: sono quattro dosi per bambino. La malaria con 250 milioni di nuovi casi ogni anno presenta numeri molto alti. Bisogna rendere accessibili ai paesi poveri una maggiore quantità di dosi vaccinali. Il budget di questi paesi per la spesa sanitaria è bassissimo”. Un esempio fra tutti: il Sud Sudan con 15 dollari pro capite per la salute.

Raggiungere le periferie

“L’altro pilastro di cui tener conto – prosegue il direttore di Medici con l’Africa Cuamm - è far sì che la singola dose venga distribuita fino alle zone più periferiche e difficili da raggiungere. Organizzazioni come la nostra hanno nella distribuzione il loro specifico. Per la distribuzione occorrono strumenti concreti come le motorette che consentono di arrivare ovunque”. Nell’attuale contesto segnato dalla crisi ucraina con il conseguente aumento vorticoso dei prezzi dei carburanti questa è una vera e propria sfida che “richiede un grande impegno”.

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17 agosto 2022, 14:46