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Investigatori a lavoro sul sito del sospetto attentato a Darya Dugina, alla periferia di Mosca Investigatori a lavoro sul sito del sospetto attentato a Darya Dugina, alla periferia di Mosca  

Attentato a Mosca, i filorussi accusano Kiev che smentisce

Tra gli altri ,il leader dell'autoproclamata filorussa Repubblica di Donetsk punta il dito contro l'Ucraina, per la morte avvenuta, ieri, della figlia di Aleksandr Dugin, ideologo vicino al presidente Putin. Accuse respinte al mittente. Intanto è fuoco incrociato sul Mar Nero e crescono i timori per rappresaglie violente nel giorno che ricorda l'indipendenza dell'Ucraina, il prossimo 24 agosto

Vatican News

30 anni, commentatrice politica e figlia di Oleksandr Dugin, vicino al presidente russo Putin, Darya Dugin è morta a seguito dell'esplosione della sua auto alla periferia di Mosca. Il fatto è avvenuto verso le 21.45 locali nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi. La donna era da sola alla guida di una Toyota Land Cruiser Prado di proprietà del padre. In seguito alla deflagrazione di un ordigno probabilmente collocato sull'auto stessa, il velivolo è finito fuori strada lasciando il corpo carbonizzato. Al momento l'ipotesi più probabile nell'inchiesta per omicidio che è stata avviata, è quella di un attentato forse contro il padre che, al termine di una conferenza cui avevano partecipato entrambi, avrebbe dovuto trovarsi in auto con la figlia. Oleksandr Dugin, filosofo di estrema destra e consigliere politico, da alcuni è considerato addirittura l'ideatore della politica estera di Vladimir Putin. Negli ultimi anni, l'Ucraina ha vietato diversi suoi libri.

Diversi dirigenti russi filo-Cremlino - secondo quanto riporta il Guardian - stanno accusando Kiev di aver commissionato l'omicidio. In particolare circolano le dichiarazioni diffuse su telegram dal leader dell'autoproclamata filorussa Repubblica di Donetsk, nel Donbass, Denis Pushilin, un'accusa diretta: "I terroristi del regime ucraino hanno cercato di liquidare Aleksandr Dugin, ma hanno fatto saltare in aria sua figlia". "L'Ucraina non ha nulla a che fare con l'omicidio della figlia di Dugin":è secca la dichiarazione del consigliere di presidenza da Kiev, "Non siamo uno stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno stato terrorista". Di certo, avverte Mosca, se la pista fosse confermata si tratterebbe di terrorismo di Stato.

La guerra sul Mar Nero 

Intanto il fronte della guerra con l'Ucraina non conosce sosta. Kiev attacca la Crimea con droni e Mosca denuncia l'uso di armi chimiche contro le sue truppe, mentre quattro navi cargo che trasportano in totale 33.300 tonnellate di prodotti agricoli, hanno lasciato stamani i porti ucraini di Odessa, Chernomorsk e Yuzhny, diretti in Turchia per una prima ispezione. Di contro altre cinque navi vuote, fa sapere Ankara, sono dirette verso porti ucraini.

Droni e sospetto di attacchi chimici

Il fronte del fuoco dunque continua a concentrarsi anche sul Mar Nero: la Bbc riferisce di fumo sopra il quartier generale della flotta russa a Sebastopoli, un attacco che segue ad altre esplosioni avvenute in Crimea nelle scorse settimane, ed arriva proprio nel giorno della nomina del nuovo comandante della flotta russa nel Mar Nero, il viceammiraglio Viktor Sokolov. Dopo Sebastopoli, nuove esplosioni, legate molto probabilmente al tentativo delle truppe russe di abbattere altri droni, sono state avvertite in Crimea. Un drone ucraino invece è stato abbattuto nel distretto di Kupyansky nella regione di Kharkiv, senza provocare vittime. Lo ha annunciato l'amministrazione militare-civile della regione nella notte tra il 18 e il 19 agosto. Da Mosca, intanto, è arrivata un'accusa forte nei confronti del governo di Kiev che, secondo il ministero della Difesa russo, avrebbe autorizzato l'uso di sostanze chimiche contro le truppe tanto che diversi militari in servizio nella regione di Zaporizhzhia sarebbero stati portati in ospedale con segni di avvelenamento

Il giorno dell'indipendenza, il 24 agosto

Tensione e rimori anche in vista del prossimo 24 agosto. A sei mesi dall'inizio del conflitto e nel giorno  dell'indipendenza dell'Ucraina, il presidente Volodimir Zelensky, teme azioni russe. "La prossima settimana e' molto importante  - ha detto in un messaggio ai media nazionali - dobbiamo essere consapevoli che in settimana la Russia potra' tentare di fare qualcosa di particolarmente brutto, qualcosa di particolarmente crudele" . "Uno degli obiettivi chiave del nemico è umiliare noi ucraini, svalutare le nostre capacita', i nostri eroi, seminare la disperazione, la paura, i conflitti" .

 

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21 agosto 2022, 08:10