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Il Segretario generale della Nato, Stoltenberg, dialoga con il viceministro degli Esteri russo, Grushko (Olivier Hoslet/Reuters) Il Segretario generale della Nato, Stoltenberg, dialoga con il viceministro degli Esteri russo, Grushko (Olivier Hoslet/Reuters) 

Ucraina. Al consiglio Nato-Russia: "No a compromessi su sovranità territoriale"

Prosegue, fra divergenze, il dialogo per scongiurare un conflitto in Europa. Preoccupazioni per il rafforzamento militare russo al confine con l'Ucraina. Mosca invitata a una de-escalation immediata

Paola Simonetti e Andrea De Angelis - Città del Vaticano

"Nessun compromesso sui nostri principi fondanti". A Bruxelles i 30 Paesi della Nato, come del resto gli Stati Uniti a Ginevra, hanno respinto al mittente le richieste di Mosca di fornire "garanzie certe" su un freno all'espansione dell'Alleanza Atlantica, in particolate a Ucraina e Georgia. Lo ha ribadito il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg, al termine dell'atteso consiglio di Bruxelles tra Nato e Russia. Il capo dell'Alleanza ha avvertito che il rischio di un conflitto armato in Europa "è reale" e che tocca ora alla Russia "allentare la pressione" ai confini con l'Ucraina, che resta un partner della Nato.

Divergenze, ma il dialogo prosegue

Una discussione complessa, non facile da dipanare, ma aperta e franca. Così Stoltenberg ha definito la riunione cruciale, al centro della quale, ha spiegato, ci sono stati "i movimenti attorno all'Ucraina e le implicazioni per la sicurezza europea. Ci sono significative differenze tra gli alleati Nato e la Russia che non saranno facili da colmare, ma - ha aggiunto Stoltenberg -è un segnale positivo che tutti i Paesi della Nato e la Russia si siano seduti intorno a un tavolo e abbiano discusso di questi temi". Nuovi incontri sarebbero in programma, da parte degli alleati per discutere ancora e raggiungere un risultato positivo, anche se - ha precisato Stoltenberg - "la controparte russa ha chiarito di non essere pronta per ora a concordare questa serie di incontri".

Scongiurare il conflitto armato

L'Alleanza ha espresso serie preoccupazioni per il rafforzamento militare russo attorno all'Ucraina e invitano Mosca a una de-escalation immediata, inoltre a "rispettare la sovranità e l'integrità territoriale dei suoi vicini", facendo riferimento non solo all'Ucraina, ma anche a anche a Georgia e Moldavia. "C'è un rischio reale di conflitto armato in Europa - ha spiegato il segretario generale della Nato - per questo l'incontro è stato così importante: mira a prevenire lo scontro".

L'adesione di Kiev all'Alleanza

Nel tavolo di confronto a Bruxelles, la Nato ha ribadito con forza che "ogni Stato ha il diritto di decidere il proprio cammino e solo l'Ucraina può stabilire quando aderire alla Nato. Gli alleati - ha chiarito il capo dell'Alleanza - sono pronti a sostenere il Paese per la sua adesione". Kiev, intanto, ha approvato un piano d'azione per l'attuazione della Strategia di comunicazione per l'integrazione euro-atlantica del Paese per il periodo fino al 2025, lanciata l'anno scorso dal presidente Zelenski. L'obiettivo, si spiega nel documento, è "trasmettere a ogni ucraino il contenuto e il valore pratico dell'appartenenza del Paese alla Nato e la necessità di attuare adeguate riforme, legate all'integrazione euro-atlantica. Ma Mosca, nel frattempo, ha fatto sapere "che un ulteriore peggioramento della situazione, con un allargamento dell'Alleanza Atlantica a Est, porterà a conseguenze molto serie e imprevedibili per la sicurezza europea". Di contro Stoltenberg, ha chiarito che qualsiasi uso della forza contro l'Ucraina "sarà un grave e serio errore strategico da parte della Russia; avrà gravi conseguenze e Mosca sarà chiamata a pagare un prezzo elevato".

Il presidente dell'Ocse: "Rischia più alto degli ultimi 30 anni"

A Vienna oggi è in corso la riunione dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), terzo round dell'iniziativa diplomatica, iniziata con i colloqui tra Usa e Russia lunedì a Ginevra e proseguita ieri con il Consiglio Nato-Russia a Bruxelles, che mira a ridurre le tensioni tra Russia e Paesi occidentali per la crisi in Ucraina. "Il rischio di guerra in Europa è più alto ora che in qualsiasi altro momento negli ultimi 30 anni", ha dichiarato il ministro degli Esteri polacco, Rau, presidente della riunione Osce. “Dobbiamo lavorare immediatamente a garanzie di sicurezza per la regione" ha aggiunto Rau, sottolineando come l’Organizzazione che presiede sia “la piattaforma migliore per mitigare le controversie esistenti”. “Il massiccio potenziamento militare in corso da parte della Russia ai suoi confini con l'Ucraina è profondamente preoccupante", ha aggiunto Ostrauskaite, la rappresentante permanente dell'Unione europea presso l'Osce.

I rischi futuri

“Ogni ulteriore aggressione all'Ucraina avrebbe dure conseguenze per la Russia", ha intanto dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa con Florence Parly, ministra della Difesa francese, al termine del Consiglio informale Difesa a Brest. "Siamo stati in costante contatto con gli Stati Uniti a tutti i livelli", ha sottolineato Borrell. Mosca intanto avverte: “L'adozione di nuove sanzioni statunitensi contro Vladimir Putin - come quelle proposte in Senato in risposta a una eventuale invasione dell'Ucraina - oltrepasserebbero un limite e porterebbero ad una rottura delle relazioni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

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13 gennaio 2022, 09:00