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Il meeting di Rimini Il meeting di Rimini 

Il presidente Mattarella al Meeting di Rimini: un dovere vaccinarsi

Il Capo dello Stato apre la kermesse di Comunione e Liberazione. Almeno 1.700 i volontari presenti alla Fiera. Il presidente del Fondazione per la Sussidiarietà Vittadini: "Nel lavoro c’è un grande cambiamento in atto"

Alessandro Guarasci - Rimini

Ha preso il via il Meeting di Rimini, la tradizionale kermesse di Comunione e Liberazione nella città romagnola: 75 convegni, 12 mostre, 15 spettacoli, 110mila metri quadrati di spazio occupato in Fiera. Sono questi alcuni dei numeri del Meeting di Rimini, che dopo l’esperienza “ibrida” dello scorso anno, torna – da oggi fino al 25 agosto – in presenza nei padiglioni della fiera riminese. Questa edizione, la 42esima, è stata aperta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e ha per titolo: “Il coraggio di dire io”

Per il Capo dello Stato la pandemia ci ha fatto riscoprire la comunità

Il presidente Mattarella nel suo intervento a distanza ha affermato che "la responsabilità comincia da noi. Vaccinarsi è un dovere, non obbedienza a un principio astratto, ma perché nasce dalla realtà concreta che dimostra come il vaccino è lo strumento più efficace che abbiamo per difenderci e tutelare i più deboli e i più esposti ai pericoli. Un atto di amore nei loro confronti, come ha detto Papa Francesco". Il Capo dello Stato ha anche ricordato che la pandemia di Covid19 ci ha fatto riscoprire il senso della comunità.  "Si vince insieme, si perde insieme. La crisi del virus lo conferma. Dovremo ancora combattere la pandemia. Ma nostra responsabilità è immaginare il domani. – ha sottolineato il Capo dello Stato - Sentiamo che cresce la voglia di ripartire: il motore e' la fiducia che sapremo migliorarci, che riusciremo a condurre in avanti il nostro Paese". E riprendendo il titolo del Meeting, il Capo dello Stato ha sottolineato che "c'è un io, un tu e un noi anche per l'Europa e per le sue responsabilità, contro ogni grettezza, contro mortificanti ottusità miste a ipocrisia, che si manifestano anche in questi giorni, che sono frutto di arroccamenti antistorici e in realtà autolesionisti”.

I volontari fondamentali per il Meeting

Un lungo applauso ha segnato la conclusione dell'intervento inaugurale al Meeting di Cl del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Questo applauso è il segno della nostra profonda gratitudine per le sue parole di stima e vicinanza e per le sue riflessioni che hanno richiamato la nostra responsabilità. Faremo tesoro delle sue riflessioni in questa nostra settimana", ha detto Bernard Scholz, presidente del Meeting. L’anima del meeting sono i volontari: 1.700 arrivati da tutta Italia, mille adulti, 500 universitari di 26 atenei italiani e 200 studenti delle superiori, provenienti da tutta Italia e dall’estero. A questi vanno aggiunti i 250 che hanno lavorato dal 12 agosto al cosiddetto pre-Meeting e i 1.200 che opereranno dall’estero in eventi paralleli in collegamento con Rimini. Tutti animati da un grande entusiasmo, adulti e ragazzo che vedono nel meeting anche una possibilità per ripartire.

Il lavoro che cambia e le nuove professioni

Il lavoro sarà uno dei temi fondamentali. Per Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà “il coraggio di dire io si esprime nella capacità di agire per migliore se stessi, gli altri, la comunità. Nel lavoro c’è un grande cambiamento in atto. Ci sono 286 professioni che necessiteranno di maggiori competenze. C’è disoccupazione perché c’è una difficoltà al cambiamento ad adattarsi a lavori nuovi, non solo quelli digitali ma anche quelli manuali. Il digitale e la transizione ecologica implicano un grosso cambiamento, che passa anche attraverso la formazione”.

Ascolta l'intervista a Giorgio Vittadini

 

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20 agosto 2021, 13:28