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L'intero pianeta dimostra il sovrasfruttamento, sembra che i suoi abitanti possano contare non su una sola Terra, ma quasi su una Terra e mezza L'intero pianeta dimostra il sovrasfruttamento, sembra che i suoi abitanti possano contare non su una sola Terra, ma quasi su una Terra e mezza  

Earth Overshoot Day: si anticipa il nostro debito con la Terra

Cade oggi, 29 luglio, l'Earth Overshoot Day, il giorno del Sovrasfruttamento della Terra a livello globale. La data risulta anticipata rispetto all'anno scorso. Da domani gli abitanti del Pianeta entreranno in debito con la loro casa comune, di cui consumano terreno, acqua, prodotti, risorse minerarie oltre le sue disponibilità

Adriana Masotti e Christine Seuss - Città del Vaticano

Con oggi il mondo esaurirà le risorse naturali disponibili per quest'anno e comincerà a sfruttare quelle previste per il 2022. L’anno scorso l'Earth Overshoot Day a livello globale era stato il 22 agosto, a causa della pandemia, ma da tempo, ogni anno, la data ricorre sempre prima. L’intero pianeta dimostra così il sovrasfruttamento a cui è sottoposto come se i suoi abitanti potessero contare non su una sola Terra, ma quasi su una Terra e mezza. L'Italia non fa eccezione rispetto agli altri Paesi a forte consumo: quest'anno, aveva esaurito le sue risorse disponibili già il 13 maggio scorso. Per l'alimentazione, l'energia e per altri prodotti è quindi già in debito con la Terra.

Tra le cause le emissioni di CO2 e la crescita dei consumi 

Fra le cause principali del fenomeno l'aumento del consumo umano di risorse rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle e la deforestazione. Secondo alcune stime un dimezzamento delle emissioni globali di carbonio servirebbe a spostare la data del giorno del Sovrasfruttamento di oltre tre mesi. Ciò che ci si attende è, dunque, un maggiore impegno politico globale e la speranza è che la Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre prossimi, possa essere l'occasione giusta. 193 i Paesi che vi parteciperanno a cui spetta decidere di tagliare i gas serra fino ad azzerarli entro il 2050 per ridurre, tra l'altro, il rischio di alluvioni, siccità, aumento della temperatura e scioglimento dei ghiacciai che sempre con più frequenza colpiscono il pianeta. 

Necessaria un'inversione di tendenza

Antje Kathrin Schröder e' la responsabile per la sezione "Politica e questioni globali del futuro" di Misereor, una grande organizzazione cattolica tedesca che lavora per lo sviluppo e per la salvaguardia del creato e a favore delle persone svantaggiate in ogni angolo del mondo, specie in quelli piu sperduti. Al microfono di Christine Seuss di Vatican News in lingua tedesca, sottolinea la mancanza di cambiamenti significativi nei nostri modelli di consumo e nel sistema economico, nonostante il grido dall'allarme lanciato dalla Terra:

Antje Kathrin Schröder, che cosa significa la Giornata mondiale dell'esaurimento delle risorse naturali?

Significa che per questo anno le risorse della terra sono già esaurite, in altre parole, l'acqua e le altre sostanze che l'uomo estrae dalla terra, le abbiamo effettivamente esaurite e vivremo a credito per i prossimi quattro mesi.

L'anno scorso il giorno cadde eccezionalmente in agosto a causa del coronavirus. Ora il giorno è di nuovo molto presto, cioè il 29 luglio, che era già un record mondiale nel 2019, e ora è di nuovo esattamente lo stesso giorno. ... Non si può parlare di un'inversione di tendenza, vero?

Sì, sono d'accordo. A causa delle restrizioni che furono introdotte in tutti i Paesi a seguito della pandemia di coronavirus, molte cose non furono possibili. Ma ora possiamo vedere che non c'è stato alcun cambiamento significativo nei modelli di consumo o nel sistema economico. C'è stata solo una piccola pausa dovuta alla pandemia, ma questo non rappresenta un'inversione di tendenza. Pertanto, il compito che ora dobbiamo affrontare con decisione è quello di contrastare le emissioni di CO2, che giocano un ruolo molto importante.

La Commissione Ue ha appena presentato un piano molto ambizioso, "Fit for 55", quali sono i punti centrali?

Il pacchetto sul clima "Fit for 55" contiene elementi molto importanti che sono necessari per raggiungere l'ambizioso obiettivo climatico dell'Unione europea, cioè il 55 per cento in meno di emissioni di gas serra in Europa entro il 2030 rispetto al 1999. Per questo motivo questo pacchetto ha proposto diverse revisioni, ad esempio nel sistema di scambio di emissioni, nella direttiva sulle energie rinnovabili o nella direttiva sull'efficienza energetica. Anche la proposta di un sistema di aggiustamento delle frontiere per il CO2 è nuova. Il pacchetto Fit for 55 è enormemente importante per l'attuazione del nuovo obiettivo climatico, ma è ancora lontano dall'essere sufficiente.

Questo piano è già stato adottato? Cosa deve ancora succedere perché possa entrare in vigore?

"La Commissione Ue ha presentato una proposta con questo pacchetto, che ora deve essere ulteriormente elaborata con il parlamento e gli Stati membri e che probabilmente richiederà altri due anni. Non ci resta molto tempo, vista la crisi climatica che stiamo già vedendo, ma naturalmente i passi successivi del lavoro offrono ancora la possibilità di migliorare le cose che non sono ancora così ottimali.

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29 luglio 2021, 13:43