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Brasile. Il grido degli esclusi: "Basta miseria, pregiudizio e repressione"

26.ma edizione dell'iniziativa nata nel 1995 e sostenuta dai vescovi. Diverse le manifestazioni in tutto il Paese grazie al supporto delle piattaforme digitali

Davide Dionisi - Città del Vaticano

"Basta con la miseria, il pregiudizio e la repressione. Vogliamo lavoro, terra, casa ed essere coinvolti”. E’ lo slogan della 26esima edizione del “Grido degli esclusi”, in corso oggi in Brasile, che quest’anno dovrà fare i conti con le restrizioni dovute alla pandemia. Ma le manifestazioni si stanno comunque tenendo grazie all’ausilio delle piattaforme digitali. Due le novità: “Il D Day del grido” che si terrà il 7 di ogni mese (al di là della data canonica fissata il 7 settembre, giorno dell’indipendenza del Brasile) e gli eventi on line per evitare gli assembramenti.

Panno nero su porte e finestre

“Il tam tam è partito in tutto il paese attraverso la rete. Diverse le iniziative che proporremo. Cominceremo con il mettere un panno nero sulle porte e le finestre delle nostre case unitamente a manifesti di protesta. Non viene certo meno la strada, ma solo in ambienti selezionati e nel pieno rispetto delle regole vigenti in materia di tutela sanitaria” spiega Rosilene Wansetto, del Coordinamento del Grido degli Esclusi e del Pellegrinaggio dei lavoratori.

La messa ad Aparecida

Il Santuario Nazionale di Aparecida ospita la messa e l’evento è trasmesso dalla Tv locale e da altre emittenti cattoliche. L’arcivescovo, monsignor Orlando Brandes ha fatto sapere che si pregherà “per il rispetto della dignità umana”. Secondo il presule “ll popolo che lavora è quello che produce ricchezza. Per questo è fondamentale che, insieme, costruiamo un mondo giusto in grado di garantire una buona qualità di vita per tutti”.

L'ausilio della rete

Per quel che riguarda gli eventi in rete, il Consiglio Nazionale dei Laici (CNLB) ha previsto un incontro sulla sua pagina Facebook. Anche nelle diverse diocesi del paese sono in corso incontri virtuali. A Macapá, capitale dello Stato dell'Amapá, per esempio, al posto della tradizionale passeggiata degli anni precedenti, andrà in onda una diretta delle manifestazioni culturali dei gruppi coinvolti nel Grido. Inoltre girerà una automobile lungo le strade della città che, supportata da un impianto di amplificazione, spiegherà il tema scelto per l’edizione 2020.

Raccolta firme contro la riduzione delle spese sanitarie

Organizzazioni della società civile, movimenti, enti di diversa provenienza, attivisti e persino parlamentari si uniranno al Grido attraverso i social network per supportare la campagna. Sempre oggi si portrà aderire alla raccolta firme per protestare contro la riduzione delle risorse da destinare alla sanità pubblica. Il Consiglio Nazionale della Sanità (CNS), preoccupato per le condizioni in cui versa il Sistema Sanitario Unico (SUS) a causa della pandemia, ha lanciato una petizione contro la riduzione delle risorse da destinare alla salute. L'idea è quella di raggiungere centomila adesioni da presentare al Congresso nazionale il 9 settembre. Il “Grido degli esclusi” è stato realizzato per la prima volta nel 1995, nell’ambito della “Campagna della fraternità”. Nel 1996, nella sua seconda edizione, è stato inserito nella programmazione pastorale della CNBB (Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile) a livello nazionale.

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07 settembre 2020, 10:48