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Trentino e Matera: un gemellaggio all’insegna di De Gasperi

Matera, la “Città dei Sassi”, patrimonio dell’umanità Unesco e il Trentino sono state unite da un Patto di gemellaggio all’insegna della storica figura di Alcide De Gasperi, originario di Pieve Tesino, in provincia di Trento, che nella sua veste di presidente del Consiglio avviò nei primi anni '50 il recupero e il riscatto dalla povertà della città lucana. A 70 anni esatti dalla prima storica visita alla città lucana di De Gasperi, si rinnova così il legame fra queste due terre

Marina Tomarro - Città del Vaticano

Era il luglio del 1950 quando Alcide De Gasperi si recò per la prima volta in visita a Matera. La città lucana in quel momento era considerata una tra le più povere in Italia ma quello che colpì il politico fu la forte volontà di riscatto dei suoi abitanti, che pur vivendo nei così detti “Sassi”, cioè in case scavate nelle rocce spesso umide e malsane, non volevano arrendersi al loro destino. Erano decise a migliorare la qualità di vita sia per loro che per i loro figli. Iniziò così il percorso di risanamento fortemente voluto da De Gasperi che mise a disposizione ingenti risorse per la bonifica dei Sassi: caratterista unica e particolare del centro storico di Matera. Un impegno per cercare anche il rilancio del territorio circostante e in generale di tutto il Sud d’Italia, con decisioni fondamentali come la Riforma agraria e la Cassa del Mezzogiorno. 

Una rinascita che parte dagli abitanti

“De Gasperi – spiega Giuseppe Tognon, presidente della Fondazione De Gasperi – proveniva da una delle zone più povere del Nord Italia e probabilmente vide, in quella parte della Lucania, molte cose simili alla sua terra natia. Fu una delle più grosse operazioni di risanamento mai fatte prima di allora e lui mise a disposizione di Matera i più grandi architetti italiani di quel tempo. Ma cercò anche di spronare i suoi abitanti ad una vera rinascita interiore, ad uscire dalla vergogna dei Sassi. Infatti in uno dei suoi discorsi sottolineò che lo Stato aveva il compito di progettare, però toccava a loro non solo chiedere ma anche gestire, costruire, avere idee per un futuro differente a quello vissuto fino ad allora”.

Ascolta l'intervista a Giuseppe Tognon

Un legame che inizia molti anni prima

Il  gemellaggio vuole rappresentare proprio l’impegno tra il comune di Matera e la provincia autonoma di Trento per rafforzare l’unione tra le comunità locali attraverso progetti, attività per lo scambio di esperienze, incontri sui temi e sui valori della democrazia, della solidarietà, del rispetto, tesi alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, storico e naturalistico dei due territori. “L'obiettivo di questo patto – ha sottolineato Mario Tonina vicepresidente della provincia autonoma di Trento – è di dar vita a forme di cooperazione e incontro tra due città molto diverse per storia e conformazione ma che condividono le stesse radici contadine. Un legame che già c’era ma che negli anni si è rafforzato sempre di più e che con questo gemellaggio sarà ancora più forte”.

Ascolta l'intervista a Mario Tonina

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29 agosto 2020, 08:00