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2020.08.18 rimini meeting 2020.08.18 rimini meeting 

Meeting 2020. Apre Mario Draghi: "Investire sui giovani"

Al via al Palacongressi di Rimini la 41^ edizione del Meeting di Rimini. Per il coronavirus, il programma sarà rilanciato in rete con una presenza limitata al Palazzo dei Congressi. Primo ospite Mario Draghi, già governatore della Banca d'Italia ed ex presidente della Bce. Con noi, Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting per l'Amicizia tra i Popoli

Luca Collodi e Marco Guerra - Città del Vaticano

Al via al Palacongressi di Rimini la 41ma edizione del Meeting per l'Amicizia tra i Popoli sul tema "Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime", tratto da una frase del filosofo ebreo Abraham Joshua Heschel, citata da don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, nel suo libro 'Il Senso religioso'.  Un'edizione speciale fino al 23 agosto per "ricostruire insieme", è il sottotitolo del Meeting di quest'anno, nel rispetto delle normative anti contagio per il coronavirus, da seguire sui canali digitali e social con presenza di pubblico al Palacongressi di Rimini su prenotazione. Fiducia, visione, ricostruzione e sussidiarietà sono le parole chiave che affronteranno temi come la ripresa economica, l'Europa, la salute, la scienza, la cultura e il dialogo interreligioso. Al Meeting, come è tradizione, è giunto il messaggio di saluto del Papa.

Draghi: garantire ai giovani istruzione e futuro

Prima l’analisi della crisi presente, legata alla pandemia, e della risposta data dall’Unione Europea e dai governi nazionali; poi la riflessione sulla direzione da seguire per dare un futuro degno alle prossime generazioni. Il discorso di Draghi al Meeting di Rimini punta l’attenzione sulle ricette per un ritorno alla crescita stabile e sostenibile, che “rispetti l’ambiente e non umili la persona”. In quest’ottica valuta positivamente gli strumenti messi in campo dall’Ue, ma chiede che la creazione di nuovo debito sia usata a fini produttivi, per ricerca, infrastrutture e investimento nel capitale umano. Il debito creato durante la pandemia, spiega ancora Draghi, dovrà essere pagato dai giovani e questi dovranno avere tutti gli strumenti per farlo: “Essere vicino ai giovani investendo nella loro preparazione, miglior modo per trovare la direzione del presente è disegnare il futuro”. Alla classe politica chiede quindi trasparenza, coraggio e umiltà, per mettere a punto politiche economiche credibile e sostenibili nel lungo periodo. In tal senso segnali positivi arrivano dall’Europa con la creazione del Fondo per la generazione futura ('Next Generation Eu) e l’inizio dell’emissione di debito comune in “un disegno che forse porterà al ministero del Tesoro comunitario”. 

Un Meeting non limitato dal Covid

"Durante il lockdown abbiamo deciso di realizzare il Meeting, pur nelle limitazioni più stringenti imposte dall'emergenza, perché la manifestazione potrà essere una grande occasione, dopo la fase acuta della pandemia, per condividere le tante domande emerse sul significato della vita e della sofferenza". "Il titolo 'Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime', pensato prima dell'emergenza coronavirus, poteva sembrare poco idoneo a questo momento storico, ma si è invece rivelato profetico, ha sottolineato il presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz a Radio Vaticana Italia, perchè ci siamo resi conto che avevamo tra le mani una sorprendente chiave di lettura: quanta meraviglia hanno destato in questi mesi la dedizione di medici, infermieri, insegnanti, preti, genitori". "Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore, che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell'esistenza", afferma il presidente Scholz, ricordando il messaggio del Papa inviato al vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, alla vigilia del Meeting per l'amicizia tra i popoli 2020.

ascolta l'intervista al presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz

R.- “Il Meeting parte con grande curiosità, perché questa è un'edizione nuova in tempo di Covid. Mai abbiamo avuto un Meeting così digitalizzato e aperto al mondo. Abbiamo 100 città in Italia che hanno dedicato delle piazze per partecipare agli incontri via web e 30 città in giro per il mondo.

La salute sarà uno dei temi principali di questa edizione…

R.- “I sistemi sanitari sono tutti molto diversi tra loro e ne parleremo, perché valorizzare la salute vuol dire mantenere l'eccellenza degli ospedali, la presenza territoriale dei medici al servizio di una inclusione sociale dove tutti possono avere, sempre, l'accesso ai servizi migliori per la salute. E’ un tema che discuteremo con tanti interlocutori, anche internazionali”.

Presidente Scholz, molti sistemi democratici oggi sono in crisi. Perche?  

R. “E’ vero e registrano anche la sfiducia dei cittadini. Per questo non potevamo non mettere a tema la democrazia, a partire anche dai recenti eventi dell'Europa orientale. Tutto ciò, conferma che abbiamo dei problemi, più o meno accentuati, nei sistemi democratici e molti cominciamo a percepire la mancanza di fiducia che si sviluppa tra i cittadini dei vari Paesi. Ne parleremo, anche in questo caso, con ospiti a livello internazionale, perché vogliamo entrare in merito al problema con riflessioni importanti”.

Siamo nell'anno della Laudato Sì. Il Meeting affronterà il rapporto tra economia e ambiente?  

R.- “Assolutamente sì. Parleremo dell'ambiente in diversi incontri e la grande domanda sarà quella di conciliare un'economia al servizio di tutti con una sostenibilità ambientale. Noi riteniamo che sia possibile fare ciò ma che non sia, né un processo immediato, né facile. Ne parleremo con persone che lavorano direttamente su questo, sia imprenditori,  sia con chi ha esperienze nuove da raccontare, per affrontare questo tema nel modo più costruttivo possibile, evitando ideologie da una parte o dall'altra”.  

Presidente Scholz, il Meeting sembra dare una lettura positiva della crisi che stiamo vivendo. Su che basi?

R.- Viviamo non solo una crisi sanitaria, ma anche del mondo del lavoro, dell’economia. Il problema, però, è quello di non sprecare questa situazione. La crisi può essere utile per ripartire, per ricostruire. Penso che dobbiamo anche alle vittime di questa pandemia di fare il nostro meglio per usare questo momento per una nuova ripartenza. Dobbiamo imparare dagli errori che sono stati fatti, dalle mancanze che abbiamo incontrato e usare tutto ciò per ripartire in modo nuovo. L’importante è che ognuno si assuma la propria responsabilità là dove opera, per poter cambiare veramente l’attuale sistema economico, dalle imprese alle varie realtà sociali, perché ognuno possa esprimere, al meglio, il suo contributo per il bene comune”.

‘Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime’ è il tema dell’edizione di quest’anno.  Che cosa ci dobbiamo aspettare da questo Meeting?  

R.- “Guardi, dobbiamo incominciare a guardare in modo costruttivo e creativo alle varie problematiche  del mondo. Chi non parte della gratitudine, dallo stupore per le cose della vita, prima o poi manipola e censura la realtà. Mette tutto al calcolo dei propri vantaggi. E questo è, in parte, quello che è successo negli ultimi decenni fino ad arrivare ai problemi che oggi dobbiamo affrontare. Lo stupore è un punto di partenza per tutti ed è l'unico punto di partenza che ci permette di migliorare la vita”.

C’è gente molto preoccupata in giro…

“Certo. Per questo abbiamo scelto questo titolo che è il pensiero di un filosofo ebraico. Per risvegliare il senso di stupore e meraviglia davanti alle cose che alberga in ognuno di noi. Dobbiamo risvegliarlo e il Meeting ci prova. Ma non è per niente scontato”.

Il Meeting 2020 è sempre più digitale…

R,- “Sì, per essere in presenza al Palacongressi di Rimini e rispettare le misure anti Covid-19.  Lo facciamo nel miglior modo possibile: per questo  avremo 10 incontri aperti al pubblico ai quali potranno partecipare fra le 200 e 250 persone con prenotazione sul sito del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli”.

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18 agosto 2020, 10:07