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Palermo ricorda il giudice Borsellino Palermo ricorda il giudice Borsellino 

Palermo ricorda la strage di via D’Amelio

“Resistenza, resilienza, responsabilità”. E’ l’iniziativa in memoria della strage di via D’Amelio in occasione del ventottesimo anniversario dell’attentato mafioso in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta. Un eccidio del quale, ancora oggi, nel tribunale di Caltanissetta, si cercano i mandanti

Alessandra Zaffiro - Palermo

“Le cause della morte di Borsellino sono nei 57 giorni che lo separano dalla strage di Capaci” e “nella gestione del rapporto Mafia e Appalti”. Lo ha detto ieri nel tribunale di Caltanissetta l’avvocato Fabio Trizzino, legale dei familiari del magistrato Paolo Borsellino, costituitisi parte civile nel processo in cui il latitante, Matteo Messina Denaro, è imputato per essere uno dei mandanti delle stragi del ‘92. Ventotto anni in attesa della verità da quel 19 luglio quando, alle 16,58, la 126 imbottita di tritolo esplose, uccidendo Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli, sotto casa della madre del giudice. Il Procuratore aggiunto Gabriele Paci, al termine della lunga requisitoria, ha chiesto l’ergastolo per il boss latitante Messina Denaro. Intanto, a causa dell’emergenza Covid-19, le commemorazioni dal luogo della strage potranno essere seguite in streaming dalla Fanpage Facebook centrostudi.paoloeritaborsellino. Il secondo anno di commemorazioni senza Rita Borsellino, la sorella del giudice che nel luglio 2018, poco prima di scomparire, ai nostri microfoni disse: “Giustizia non ce n’è: non ce n’è, perché non se ne è voluta, allora il messaggio sia questo: vogliamo la giustizia e, siccome è realizzabile, realizziamo”.

Le iniziative per non dimenticare in streaming da Via D’Amelio

Davanti all’Albero della Pace, un ulivo proveniente da Betlemme piantumato un anno dopo la strage, nella voragine lasciata dall’esplosione del tritolo, a partire dalle 18 di oggi, in via D’Amelio si alterneranno testimonianze di amministratori pubblici, operatori del mondo dell’impresa, delle associazioni, della scuola, dell’arte e dello spettacolo, della pubblica assistenza e del volontariato.  Il giorno in cui cade il ventottesimo anniversario della strage, l’intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Lo spazio tradizionalmente rivolto alle scolaresche, che ogni anno hanno riempito di vita, voci e colori l’area dell’attentato, a causa delle misure anti assembramento per il Covid-19, cederà il posto all’appuntamento “Via D’Amelio, per i cittadini di domani”: una diretta streaming con letture, interventi, video e proiezioni. Durante questo evento saranno proclamate le 4 scuole vincitrici a pari merito del concorso nazionale ‘Quel fresco profumo di libertà’, giunto alla quinta edizione, organizzato dal Ministero dell’Istruzione e dal Centro studi Paolo e Rita Borsellino. Un concorso ispirato alle parole di Paolo Borsellino, secondo il quale, le giovani generazioni sono “le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà, che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

La ministra dell’Istruzione, Azzolina: “La scuola difende valore della memoria”

“La scuola è in prima linea nella difesa del valore della memoria. Una memoria che nella lotta alle mafie ha un ruolo fondamentale - sostiene la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina - il sacrificio di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini e donne delle loro scorte ha segnato l’inizio di una fase di nuova consapevolezza e intransigenza, soprattutto tra i giovani. Un cambiamento di cui la scuola è custode e garante. Dove c’è la scuola, c’è un presidio di legalità e c’è lo Stato”.

In serata la tradizionale fiaccolata nel rispetto delle misure anti coronavirus

Domani alle 20,30 la consueta fiaccolata che quest’anno, per le norme anti Covid-19, anziché svolgersi in corteo, avrà luogo in forma statica in via D’Amelio nel rispetto del distanziamento sociale. “Anche stavolta - si legge la nota di ‘Forum 19 luglio’ e ‘Comunità 92’, promotori dell’iniziativa - tante fiaccole in cerca di verità illumineranno la città di Palermo, per ribadire che Paolo vive, con le sue idee, i suoi valori, le sue battaglie”. Nel corso della fiaccolata, l’esibizione dell’artista Salvo Piparo con il suo ‘cunto’, racconto, su Falcone e Borsellino.

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18 luglio 2020, 13:06