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Bambini con disabilità mentre giocano Bambini con disabilità mentre giocano

Disabilità e diritti: tutti siamo costruttori di vita

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, la Comunità Papa Giovanni XXIII promuove l’iniziativa “Io Valgo”. Testimonianze, riflessioni e proposte per il pieno riconoscimento della dignità e del valore della persona con disabilità. Intervista al presidente Giovanni Paolo Ramonda

Chiara Colotti - Città del Vaticano

“La discriminazione contro qualsiasi persona sulla base della disabilità costituisce una violazione della dignità e del valore della persona umana”. Così recita il testo della Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006. E proprio per far fronte comune contro ogni tipo di barriera, non solo architettonica, ma anche culturale e sociale, l'iniziativa “Io Valgo” unirà diverse città d’Italia attraverso incontri, flashmob, presentazioni di libri, mostre e spettacoli teatrali.

Il 3 dicembre

La Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità è stata istituita dal programma di azione mondiale per le persone disabili adottato nel 1982 dall’Onu. Un’occasione per sottolineare quanto sia importante promuovere non solo oggi, ma ogni singolo giorno dell’anno, i diritti e il benessere delle persone disabili. “Le persone con disabilità - sottolinea Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Papa Giovanni XXIII - hanno innanzitutto il diritto a vivere nella propria famiglia, ad accedere all’istruzione in ogni suo grado, a contribuire al bene comune attraverso il lavoro”. Inoltre, precisa Ramonda, “un impegno e uno sforzo congiunto in questa direzione contribuisce ad abbattere i pregiudizi e le barriere culturali, riconoscendo l’unicità di ognuno di noi”.

Ascolta l'intervista a Giovanni Paolo Ramonda

"Io Valgo"

Al via tante iniziative, dal Piemonte alla Sicilia, che coinvolgono giovani e adulti per mettere in risalto, attraverso l’arte, la musica e lo sport, il potenziale di ogni persona. “Io Valgo - prosegue Ramonda - vuole indicare che ognuno di noi ha dei talenti, diversi e complementari a quelli degli altri. Tutti devono quindi avere l’opportunità di valorizzarli e di vederli valorizzati”. È questa l’iniziativa che la Comunità promuove in collaborazione con altre associazioni e, precisa il presidente, "grazie alla quale persone con fragilità vengono riconosciute come un vero e proprio dono per l’intera società”.

Il programma

Testimonianze sull’inclusione lavorativa a Cuneo, un incontro con i centri diurni e socio-educativi bolognesi, una marcia itinerante a Sorso in occasione dei 20 anni della Cooperativa San Damiano impegnata nell’ambito della disabilità. Sono soltanto alcune delle numerose iniziative di “Io Valgo” cha da nord a sud illumineranno per quasi una settimana, l'intera penisola. “Tra gli eventi in programma - precisa Ramonda - la proiezione del film ‘Solo cose belle’ del regista Kristian Gianfreda, che vede nelle vesti di attori protagonisti ragazzi con disabilità. Insieme a professionisti del settore, fanno emergere la loro capacità e creatività nel raccontare la vita. Un film bellissimo, esempio di integrazione e di inclusione”.

La Papa Giovanni XXIII e la disabilità

La Comunità riconosce le persone disabili non come soggetti che necessitano di assistenza, bensì come ricchezza e risorsa preziosa che crea vita, percorrendo quotidianamente quella via tracciata da Papa Francesco:

“Le diversità sono proprio la ricchezza, perché io ho una cosa, tu ne hai un’altra, e con queste due facciamo una cosa più bella, più grande. E così possiamo andare avanti. (Papa Francesco)”

“Da 50 anni ormai - spiega Ramonda - la comunità grazie alle proprie case famiglia e cooperative sociali accoglie queste persone spesso abbandonate dalla famiglia di origine a causa delle gravi patologie di cui soffrono”. La Papa Giovanni XXIII promuove inoltre l’inserimento lavorativo delle persone disabili, mettendole nelle condizioni di partecipare attivamente a tutte le sfere della società. “Proprio a Bangkok - aggiunge - dove Papa Francesco è stato recentemente, stiamo gestendo una casa che accoglie ragazzi con disabilità gravissime”.

Amare la diversità

“Quante persone disabili e sofferenti si riaprono alla vita appena scoprono di essere amate! E quanto amore può sgorgare da un cuore anche solo per un sorriso! (Papa Francesco)”

E' proprio questo amore per la diversità e la fragilità il cuore pulsante dell’eredità di Don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII.

“Ognuno vale per gli altri, nonostante la fragilità in quanto costruttore di vita, destinatario di una missione unica e insostituibile, cittadino attivo e protagonista della storia. (Don Oreste Benzi)”

La Comunità segue la scia luminosa tracciata da Don Oreste, “accogliendo bambini con gravissime patologie che chiedono di avere una mamma e un papà. Vivere con persone disabili - conclude il presidente - non solo è bello, ma è anche una scelta che arricchisce e fa crescere l’intera società civile”.

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03 dicembre 2019, 07:00