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Usa e Cina a un passo dalla riduzione dei dazi Usa e Cina a un passo dalla riduzione dei dazi

Dazi, intesa Usa-Cina per evitare le sanzioni. Bene le Borse

Trump ha dato il suo via libera alla riduzione dei dazi. Ma Pechino chiede che i benefici siano per entrambe le parti. L'economista Esposito: "Boccata di ottimismo per il commercio internazionale. Trump sta giocando in anticipo per cercare di mostrare il volto positivo e non influenzare il commercio internazionale". Intervista all’economista Gaetano Fausto Esposito

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

L’amministrazione Usa approva il mini accordo commerciale fra Stati Uniti e Cina che evita l'entrata in vigore il 15 dicembre dei nuovi dazi americani su 160 miliardi di dollari di prodotti cinesi. E ne beneficiano pure i mercati finanziari. La Borsa di Tokyo ha guadagnato il 2,5%, Hong Kong il 2,3%, in forte rialzo anche i listini europei.

Via libera da Washington, Pechino chiede che sia "di beneficio reciproco"

Sarebbe stato lo stesso Trump a dare il suo via libera all'intesa raggiunta dai negoziatori delle due super potenze economiche. Un accordo che ora deve essere formalizzato con l'autorizzazione di Pechino e la firma ufficiale. Una firma che potrebbe arrivare a breve, forse già nelle prossime ore. L'ambasciatore cinese a Washington è infatti uno dei tre esponenti del governo di Pechino, insieme al presidente Xi Jinping e al vicepremier Liu He, autorizzato a metterla sull'accordo. Il portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying ha detto che la Cina si impegna a raggiungere l'accordo commerciale con gli Usa a patto che sia "di beneficio reciproco".

Taglio del 50% delle attuali tariffe

Secondo indiscrezioni, l'intesa elimina o almeno posticipa i dazi previsti che dovrebbero entrare in vigore domenica. E include anche un taglio del 50% delle attuale tariffe su 360 miliardi di prodotti cinesi. In cambio Washington chiede a Pechino un impegno a maggiori acquisti di prodotti agricoli americani, una più forte tutela dei diritti di proprietà intellettuale e un maggiore accesso per le aziende americane al settore dei servizi finanziari cinese. Nel caso in cui la Cina non rispettasse gli impegni, gli Stati Uniti sono pronti a far tornare i dazi ai livelli attuali. All'interno della Casa Bianca molti da tempo hanno fatto pressione su Trump per un rinvio dei dazi di dicembre. E questo nella convinzione che imporli in prossimità delle feste natalizie si traducesse in una nuova tassa sugli americani e quindi in un'ondata di nuove critiche contro l'amministrazione, già nel mirino per l'impeachment.

Boccata di ottimismo per il commercio internazionale

Per l’economista Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero, l’accordo “rappresentata una boccata di ottimismo per il commercio internazionale. Bisogna vedere se Pechino accetterà uno dei punti importanti dell’intesa, un incremento a 50 miliardi di dollari di importazioni in Cina, oltre che tutta una serie di limitazioni che riguardano la proprietà industriale, che poi è stato il vero motivo di scontro tra Washington e Pechino. A me sembra, come la cosa è stata annunciata, che sia qualcosa che Trump sta giocando in anticipo per cercare di mostrare il volto positivo e non influenzare il commercio internazionale”.

Ascolta l'intervista a Gaetano Fausto Esposito

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13 dicembre 2019, 13:39