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Giornata mondiale dell'Alimentazione: garantire cibo sano a tutti Giornata mondiale dell'Alimentazione: garantire cibo sano a tutti 

Sconfiggere la fame e non solo. Prossimo obiettivo cibo di qualità per tutti

Giornata mondiale dell’Alimentazione, celebrata oggi a Roma nel Palazzo della Fao, alla presenza del direttore generale, Qu Dongyu e del presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte e dei ministri dell’Agricoltura e della Sicurezza alimentare di numerosi Paesi. Eventi in 150 Stati.

Roberta Gisotti - Città del Vaticano

“Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un’alimentazione sana per un mondo a Fame zero”. Il tema della Giornata mondiale dell’Alimentazione 2019 mette in evidenza la contraddizione di un mondo dove il numero degli affamati, 820 milioni, è tornato ad aumentare, così come il numero delle persone malnutrite, anche per eccesso di cibo.

Aumentano gli affamati e i malnutriti

Tutto ciò comporta “un grave costo per gli individui, le famiglie, le comunità e i Paesi”, ha sottolineato il neo direttore generale della Fao, il cinese Qu Dongyu, aprendo l’incontro celebrativo a Roma. 1 persona su 9 soffre infatti la fame ed 1 persona su 3 mangia scorrettamente, esposta a rischi di salute, anche gravi, quali carenza di vitamine e minerali, rachitismo, deperimento, sovrappeso e obesità, che paradossalmente colpiscono grandemente le popolazioni più svantaggiate, vittime di diete sbilanciate, proprio a causa della difficoltà di reperire cibo di qualità, unità a situazioni di stress ambientali dovuti alle privazioni della tavola. Sono quasi 700 milioni gli adulti obesi. Sottonutrizione e obesità coesistono dunque in molti Paesi e possono riscontrarsi nelle stesse famiglie.

Diete scorrette causa di malattie e morte

Pochi immaginano che l’alimentazione scorretta è il principale fattore di rischio di morte per malattie non trasmissibili, compresa l’insufficienza cardiaca, il diabete ed alcuni tipi di cancro. Solo le patologie associate all’obesità incidono sui budget sanitari nazionali per 2 mila miliardi di dollari l’anno.

Sicurezza alimentare in quantità e qualità

Ai nostri giorni, la sicurezza alimentare – ammonisce la Fao – non è solo più solo questione di quantità ma anche di qualità. Tutti i Paesi del mondo sono chiamati a fare la loro parte per il benessere dell’umanità. “Dobbiamo proporre nuove idee e intraprendere iniziative più coraggiose”, è l’invito pressante rivolto alla comunità internazionale da Qu Dongyu perché le ultime tendenze – ha denunciato - indicano che gli sforzi per sconfiggere la fame stanno “venendo meno”.

Fame zero: il traguardo si allontana

E’ importante far sì che alimenti nutrienti e sostenibili siano alla portata di tutti per centrare l’obiettivo “Fame Zero. Un traguardo che non sarà certo raggiunto entro la data del 2030, fissata dall’Onu, ma potrà avvicinarsi se riusciremo a “cambiare - esorta la Fao - il nostro modo di produrre, fornire e consumare cibo”. “Ci aspetta una sfida enorme”, che possiamo vincere - ha detto Qu Dongyu - solo se collaboriamo mano nella mano”. “Servono progetti più ampi, intervenendo in modo più concreto e mirato”

Sotto accusa le culture intensive

Dalla fattoria alla tavola, i sistemi alimentari sono tuttora incentrati sulle colture intensive che stanno causando la rapida scomparsa della biodiversità. Oggi solo 9 specie di piante rappresentano quasi il 70 per cento della produzione totale, a fronte di oltre 6 mila specie coltivate nel corso della storia a fini alimentari. Al momento tre sole colture (frumento, mais e riso), forniscono quasi il 50 per cento dell'apporto energetico alimentare globale. La varietà dei cibi è invece fondamentale per garantire una dieta sana e tutelare l’ambiente.

Crisi nutrizionale e stili di vita

A seguito di globalizzazione, urbanizzazione e crescita del reddito, negli ultimi decenni, sono infatti radicalmente cambiate le abitudini alimentari di gran parte della popolazione mondiale. “Siamo passati – spiegano gli esperti della Fao - da alimenti di stagione, soprattutto verdure e prodotti ricchi di fibre, a diete troppo ricche di calorie, spesso ad elevato contenuto di amidi raffinati, zucchero, grassi, sale, prodotti trasformati, e con un eccessivo e frequente consumo di carne. Si cucina sempre meno in casa e i consumatori, in particolare nelle aree urbane, ricorrono con maggiore frequenza a supermercati, fast-food, cibi di strada e ristoranti da asporto.

Vertice mondiale sui sistemi alimentari

Da qui l’appello del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, nel suo videomessaggio per la Giornata, perché diete di qualità siano accessibili a tutti.  La fame crescente – ha detto - è inaccettabile a fronte dello spreco di oltre 1 miliardo di tonnellate di cibo ogni anno. Quindi l’annuncio di un Vertice mondiale sui sistemi alimentari previsto nel 2021. Un incontro che “l’Italia sarebbe onorata di poter ospitare”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel suo intervento. “Il futuro che vogliamo per i nostri figli – ha aggiunto - è quello di un mondo senza fame e in cui sia garantito l’accesso ad alimenti sicuri e nutrienti”. A questa sfida “siamo chiamati tutti, nessuno escluso”.

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16 ottobre 2019, 14:20