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"Custodire, valorizzare, innovare" alla decima edizione di Loppianolab

Uno spazio di dialogo dove guardare insieme al “bene comune” del Paese Italia e della Terra. E' Loppianolab e si terrà il 4 e il 5 ottobre prossimo nella cittadella internazionale dei Focolari, vicino a Firenze, dove vivono un migliaio di persone di 65 nazioni del mondo impegnate in un quotidiano laboratorio di fraternità

Adriana Masotti - Città del Vaticano

A Loppiano, la cittadella internazionale del Movimento dei Focolari nei pressi di Firenze, torna Loppianolab, appuntamento annuale che si propone come laboratorio nazionale di economia, cultura, comunicazione, educazione e innovazione. Le date di quest’anno: 4 e 5 ottobre. Il titolo generale: “Custodire, valorizzare, innovare. Tempo scaduto?”, indica le tre vie scelte per confrontarsi con l’attuale crisi socio-ambientale vissuta dal Pianeta e anche dall’Italia. "Custodire, valorizzare, innovare vuole essere una proposta per affrontare l’emergenza in cui ci troviamo - dice ai nostri microfoni Fausta Giardina, della Commissione preparatoria dell'evento - che evidentemente non è solo il cambiamento climatico, ma coinvolge tutti gli aspetti. Se vogliamo arrivare a cambiare il risultato, dobbiamo cambiare le azioni che portano a quel risultato. Quindi, a conclusione di LoppianoLab, ci saranno anche delle proposte, degli impegni per orientarci a uno stile di vita che possa veramente custodire, valorizzare e innovare, partendo proprio dalle azioni quotidiane. 

Un laboratorio nazionale che si apre al mondo

Tra i relatori che offriranno il loro contributo come punto di partenza per la riflessione comune: Leonardo Becchetti professore ordinario di Economia politica presso l'Università di Roma Tor Vergata; Achic Lema, ricercatrice indigena ecuadoriana (Amsterdam); Jennifer Nedelsky, filosofa canadese e professore ordinario presso la Facoltà di Diritto dell'Università di Toronto; Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo; Pierlugi Sacco, Preside della Facoltà di Arti, Mercati e Patrimoni della Cultura presso l'Università IULM di Milano; Andrea Segrè, professore di politica agraria internazionale e comparata dell’Università di Bologna.

Ascolta l'intervista a Fausta Giardina

Le esperienze concrete già avviate

Custodire il Creato, i rapporti, il patrimonio artistico e culturale del Paese. Valorizzare le persone, i loro progetti e le loro idee, i territori e gli stili di vita sobri. Innovare, cercando nuove strade più umane di vivere l’economia, la politica, l’agricoltura, per il bene di tutti. Vanno in questa direzione il lavoro e i progetti che verranno presentati a Loppianolab. "Venerdì pomeriggio ci sarà, ad esempio, un dialogo tra economisti e imprenditori per dare spazio alle esperienze concrete di imprenditori che hanno provato a coniugare questi tre verbi nella loro vita quotidiana. Imprenditori che valorizzano, nella propria azienda, il contributo di persone con disabilità, con difficoltà di vario genere. Poi ci saranno esperienze, per esempio, della valorizzazione delle chiese rupestri di Matera, o ancora un esperienza di turismo sostenibile in Argentina.

“Loppianolab continua a proporre spazi di dialogo tra cittadini, lavoratori, studenti, professionisti, imprenditori, che raccolgono con coraggio le sfide dell’oggi”

Il rapporto tra economia e ambiente

Ma Loppianolab, come dice il nome stesso, vuol proporsi come laboratorio, dunque, non solo un convegno con gli esperti, o tavole rotonde. " Sì - conferma Fausa Giardina - , noi vorremmo sempre di più che LoppianoLab fosse proprio un’esperienza a cui noi invitiamo le persone che partecipano. Il programma è costruito proprio come un dialogo, un dialogo tra palco e platea, tra esperti e partecipanti. Per esempio, sul palco ci sarà anche un piccolo gruppo di giovanissimi che stimoleranno con le loro domande questi esperti. Questo in sala, ma vorremmo anche proporre ai partecipanti anche qulacosa di concreto. L’idea è quella di fare qualcosa insieme". E cita due momenti: il primo è un esperimento di consumo consapevole andando in un supermercato vicino e provando a scegliere i prodotti anche in base all'impegno delle aziende verso le persone e l'ambiente. Il secondo di contatto con la natura per imparare che la natura ha tanto da insegnarci.

La cultura dell'unità

“Da Loppiano possiamo guardare insieme ciò che sta avvenendo nel Paese e nel mondo da una prospettiva che non è quella quotidiana, dei litigi e delle contrapposizioni, ma di fraternità e di amicizia civile” afferma l’economista Luigino Bruni, tra i promotori della manifestazione, che precisa: “Non si tratta di buonismo, ma di ricerca del bene comune”. Metodo e orizzonte è la cultura dell'unità che informa il Movimento dei Focolari: "Per questo per noi è importante che questo evento si realizzi a Loppiano - ci spiega Fausta Giardina - , perché Loppiano, proprio nella sua essenza, vuol essere la testimonianza della possibilità di una società basata sulla fraternità. Qui vivono persone di tante parti del mondo, di diverse età, di diverse vocazioni, anche di diverse religioni. Però, tutte, ogni giorno ci impegnamo, nella Cittadella, a fare un’esperienza vera, concreta di fraternità.

Loppianolab: in cammino verso l'incontro di Assisi

Promosso dalla Cittadella e dal Polo Lionello Bonfanti, punto di convergenza per le oltre 200 aziende italiane che aderiscono al progetto di Economia di Comunione, in collaborazione con il Gruppo Editoriale Città Nuova, e l’Istituto Universitario Sophia, Loppianolab si inserisce nel cammino italiano verso “The Economy of Francesco”, l’incontro di Papa Francesco con i giovani imprenditori ed economisti, che si svolgerà ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020, e che ha come obiettivo cambiare l’attuale economia per costruire un mondo più inclusivo.

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29 settembre 2019, 09:00