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Edgar Zambrano accanto a Juan Guaido Edgar Zambrano accanto a Juan Guaido 

Venezuela: arrestato Zambrano, il vice di Guaidò

L’arresto di Zambrano arriva dopo che Maduro ha revocato l’immunità a dieci deputati per il loro sostegno alla cospirazione di Guaidò contro il regime

Giordano Contu – Città del Vaticano

È stato arrestato ieri notte in Venezuela il vicepresidente dell'Assemblea Nazionale Edgar Zambrano. Il parlamentare è il numero due di Juan Guaidò, che ha assunto l’incarico di Presidente ad interim. È stato quest’ultimo a denunciarne il “sequestro” su Twitter. Il deputato era stato fermato dalla polizia, ma si era rifiutato di scendere dalla sua auto. A quel punto il servizio bolivariano di intelligence (Sebin) ha utilizzato un’autogrù per portalo via verso il carcere di El Helicoide. Un’azione di forza attuata in quanto Zambrano era accusato di aver partecipato a una fallita cospirazione contro il regime, lo scorso 30 aprile. Per questo era stata revocata l'immunità a lui e ad altri nove politici dell’opposizione.

Dopo la fallita cospirazione

“L’impressione è che il regime non voglia attaccare direttamente Guaidò”, spiega Loris Zanatta, docente ed esperto di America Latina, “per non rendersi responsabile davanti all’opinione pubblica internazionale”. Allo stesso tempo l’arresto di Zambrano è frutto di una “visione messianica della politica” da parte di Maduro, continua lo studioso: una “provocazione” contro gli Stati Uniti che è parte di una “crociata globale” anticapitalista e antiliberale. Washington avverte che questa mossa avrà gravi conseguenze. Intanto Guaidò si è appellato alla Comunità internazionale. “Il regime è logorato”, conclude Zanatta. “La cosa più probabile è che siano in corso negoziati, anche internazionali”, ma “finché c’è Maduro al potere, non si possono tenere libere elezioni”.

Ascolta l’intervista a Loris Zanatta

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09 maggio 2019, 13:42