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Bandiere britannica e dell'Ue Bandiere britannica e dell'Ue 

Londra: rinviato il voto per l’accordo sulla Brexit

E’ stato rinviato il voto alla Camera dei Comuni per ratificare l’accordo sulla Brexit. Intanto, la Corte di giustizia dell’Ue ha emesso oggi una sentenza secondo cui il Regno Unito è libero di revocare in modo unilaterale la Brexit

Elvira Ragosta – Città del Vaticano

Per nulla scontata l’approvazione dell’accordo di divorzio dall’Unione da parte della Camera dei Comuni, l’eventuale bocciatura potrebbe modificare anche il futuro di Teresa May a Dowing Street. Per la premier britannica il voto contrario al testo sarebbe foriero di "gravi incertezze" e porterebbe il Regno Unito "in acque inesplorate". Intanto, Dublino chiude la porta alla possibilità di modificare l'accordo. Simon Coveney, vice premier e ministro degli Esteri irlandese, ha affermato che "l'accordo non cambierà, in particolare il linguaggio legale del trattato di uscita".

Corte di giustizia Ue: Regno Unito libero di revocare la Brexit

E’ di oggi, poi, la sentenza, della Corte di giustizia dell’Ue, secondo cui il Regno Unito è libero di revocare in modo unilaterale la Brexit. Una sentenza giudicata “irrilevante” dal ministro degli Esteri britannico, Jeremy Hunt, nel corso di una riunione dei capi delle diplomazie europee a Bruxelles. L’ultimo sondaggio Bmg rivela che il 52% dei britannici è ora per il “remain”. In sostanza, la posizione dei cittadini è mutata dal referendum di due anni fa e ora più della metà preferirebbe restare nell’Unione.

Marcia contro il tradimento della Brexit

Ieri, migliaia di persone sono scese in piazza a Londra e per una marcia "contro il tradimento della Brexit" promossa da Tommy Robinson, controverso attivista dell'ultradestra inglese la cui nomina recente a consulente dell'Ukip ha indotto lo stesso ex leader Nigel Farage ad abbandonare il partito euroscettico per protesta. In contemporanea c’è stata anche una contromanifestazione, promossa da Momentum, movimento della sinistra giovanile interno al Labour schierato sulle posizioni di Jeremy Corbyn.

Incertezza sul voto di domani

Per Giuseppe Martinico, docente di Diritto europeo alla scuola superiore Sant’Anna di Pisa, sul voto dei prossimi giormi ci sono elementi di incertezza. “Da un lato – aggiunge Martinico - Theresa May ha chiarito di voler investire tutto su questo voto, dall’altro la stessa May sembra dire che Corbyn non aspetta altro che possibili elezioni anticipate. Personalmente - conclude – vedo Corbyn e i Labour molto timidi e credo che questa incertezza renda il voto molto meno scontato di quanto non si possa pensare”.

Ascolta l'intervista a Giuseppe Martinico

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10 dicembre 2018, 13:00