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Giornata Persone con Disabilità: l'avventura di Viaggio Italia

Viaggio Italia è un progetto di due ragazzi che, dopo una lesione spinale, hanno deciso di non fermarsi. Una storia esemplare nella Giornata istituita dalle Nazioni Unite nel 1981 per favorire la sensibilizzazione sui temi della disabilità per una reale inclusione

Eugenio Murrali - Città del Vaticano

Danilo Ragona e Luca Paiardi non si sono arresi all’immobilità e hanno avuto ragione. Vent’anni fa, dopo un incidente, si sono trovati su una carrozzina a causa di una lesione spinale traumatica. Potevano pensare che fosse tutto finito e invece nei corridoi dell’Unità Spinale di Torino è nata la loro amicizia. Nel tempo, hanno trovato il coraggio e capito che non bisogna dare alla disabilità il potere di annullare la vita, hanno intuito nei limiti nuovi confini da esplorare, non hanno rinunciato a perseguire progetti professionali ed esistenziali.

Viaggio Italia un’iniziativa per dare forza

Danilo è un progettista designer, Luca un architetto; nel 2015 hanno deciso di creare Viaggio Italia: un modo per condividere le loro esperienze, per aiutare chi ha perso la speranza a comprendere le possibilità che esistono in una condizione di disabilità. Hanno sensibilizzato le amministrazioni e i privati sui temi dell’accessibilità e dell’eliminazione delle barriere architettoniche, hanno scoperto di poter essere autonomi e ora aiutano altre persone a diventare indipendenti. Viaggio Italia è anche un progetto di comunicazione costruito intorno al binomio viaggio e sport. Consiste in un sito, un blog, ma anche in un impegno nel settore turistico, perché Danilo e Luca, con l’aiuto di diversi sponsor e aziende, esplorano percorsi, talvolta estremi, e li propongono a chi voglia vivere le loro avventure.

Un record di viaggi e di gioia di vivere

Dal 2015 i due amici, con le loro carrozzine, le automobili e i camper con i comandi al volante, sono stati in oltre 50 città in Italia e all’estero, hanno visitato Fuerteventura, il Kenya, l’India, il Brasile, viaggiando in totale per più di 150 giorni e praticando 30 attività sportive. Quello che li spinge è il desiderio di comunicare la gioia della vita e la possibilità di autonomia per chi convive con la disabilità.

Alcune iniziative di solidarietà

Se la solidarietà di Danilo e Luca consiste prima di tutto in un messaggio positivo e nella condivisione delle loro esperienze di autonomia e gioia, non mancano nel loro progetto alcune azioni concrete. Nel 2016 hanno organizzato una raccolta fondi per un furgone adattato destinato a un amico paraplegico. Nel 2017 si sono impegnati in un’altra campagna per migliorare l’accessibilità delle unità abitative di CasaOz, a Torino, un centro di accoglienza per bambini e famiglie che incontrano la malattia. Nel 2018 hanno sostenuto l’associazione Orient@menti per la scuola e l’ostello dei bambini di Lamayuru, in India. Hanno inoltre fondato l’associazione no-profit B-Free, per sostenere progetti legati allo sport e all’accessibilità.

La visita in Kenya

Quest’anno una delle esperienze più significative per i due viaggiatori è stata l’escursione in Kenya, dove hanno conosciuto i ragazzi dell’Unità Spinale di Nairobi e hanno consegnato loro una carrozzina ultraleggera. Importantissima è stata la visita allo Slum della città, la baraccopoli: “Quando vai in quei posti – raccontano – dove non c’è nulla, dove le fogne sono a cielo aperto, dove si vive per strada, con tutte le regole che questa impone, ti senti fortunato”.

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03 dicembre 2018, 13:07