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Un veicolo militare in una strada con manifesti elettorali vicino a un seggio a Dacca Un veicolo militare in una strada con manifesti elettorali vicino a un seggio a Dacca 

Bangladesh: 17 morti per scontri durante le elezioni

Una campagna elettorale segnata dalla violenza è sfociata nel sangue in Bangladesh, dove si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia

Diciasette persone sono rimaste uccise durante scontri tra manifestanti e polizia, in Bangladesh, dove si sono tenute le elezioni parlamentari. La violenza ha avuto luogo soprattutto in prossimità dei seggi, che hanno chiuso alle 16:00, ora locale. Il leader dell'opposizione, Kamal Hossain, intanto, ha definito la tornata elettorale "una farsa", precisando che qualsiasi risultato sarà respinto.

La campagna elettorale e il voto 

Secondo quanto riportato dalle agenzie, la campagna elettorale è stata caratterizzata da forti tensioni. Sarebbe stato ristretto anche l'uso di Internet. Le elezioni parlamentari hanno visto opporsi la premier settantunenne Sheikh Hasina, che guida la Awami League (La lega del popolo bengalese) e potrebbe ricevere il terzo mandato consecutivo, e l'avvocato Kamal Hossain, 82 anni, a capo del partito Gano Forum. Dai tempi dell'indipendenza, si sono sempre sfidati i due principali partiti, la Awami League e il Partito Nazionale del Bangladesh - BNP. Quest'ultimo appoggia Kamal Hossain, perché la sua storica leader Khaleda Zia è condannata per appropriazioni di finanziamenti destinati ad associazioni di beneficenza. Il Paese - che conta oltre 165 milioni di abitanti ed è in una fase di forte sviluppo economico - vota per l'undicesima volta dal 1971, anno dell'indipendenza dal Pakistan. I seggi sono oltre 40 mila. 

Ultimo aggiornamento ore 16:30

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30 dicembre 2018, 10:52