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Cocomerata di Ferragosto. S. Egidio: guardare al futuro con responsabilità

L’iniziativa è organizzata dalla Comunità Sant'Egidio ed è un invito alla solidarietà e all’integrazione

Andrea Gangi – Città del Vaticano

In decine di città italiane per il 15 agosto, anziani e immigrati hanno aderito all’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio ad uscire dalle loro case per fare festa insieme secondo la tradizione e per lanciare un appello: il futuro è insieme.

No al pessimismo

La grande Cocomerata per l’integrazione attraverserà la Penisola da Nord a Sud. “La cocomerata – spiega Augusto d’Angelo, responsabile del Servizio senza dimora della Comunità di S. Egidio - è un modo per rispondere alle molte voci di pessimismo e diffidenza che sono aumentate negli ultimi mesi e che hanno portato a episodi di intolleranza. Sarà un momento di festa che riunirà tante persone che hanno bisogno di scoprire le ragioni della convivenza”. (Ascolta l'intervista ad Augusto D'Angelo sull'iniziativa)

"Fare il bene", come dice il Papa

La cocomerata coinvolgerà anche numerosi giovani. “In queste feste – continua D’Angelo – si vedranno anziani, immigrati e giovani. Come ha detto Papa Francesco, ‘per essere cristiani non basta non fare il male, occorre fare il bene.’ Noi, perciò, contribuiamo ad accogliere diversi gruppi di giovani che in questi giorni sono venuti a Roma per incontrare Papa Francesco e che, collaborando con noi, mettono in pratica quello che il pontefice ha loro chiesto”.

Immigrazione come risorsa

“L’immigrazione - spiega D’Angelo - è una grandissima risorsa. Gli immigrati svolgono una parte essenziale nel lavoro familiare: badano agli anziani e ai bambini quando le famiglie non riescono a prendersene cura.” Secondo D’Angelo, la diffidenza verso l’immigrazione nasce dall’ignoranza di conoscere le ragioni degli altri e di quanto gli altri possano essere utili. “Abbiamo visto giovani – continua – che sono venuti da noi con un principio di sospetto e che poi invece hanno scoperto nuovi mondi e molta vicinanza. Spesso, nel concreto le barriere mentali cadono”.

Uniti per superare la crisi

“L’augurio per questa occasione ma anche per il futuro del Paese – dice D’Angelo – è che tutti possano trovarsi uniti di fronte ai grandi problemi. Non è la diffidenza verso i migranti né il ritenere inutili i giovani che ci aiuterà a uscire dalla crisi, ma una grande sinergia per scoprire quanto è bella e produttiva la convivenza”.


 

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14 agosto 2018, 13:01