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In Italia ospitati oltre 18 mila minori non accompagnati (foto di Francesca Leonardi per Save the Childen) In Italia ospitati oltre 18 mila minori non accompagnati (foto di Francesca Leonardi per Save the Childen) 

Oltre 18 mila i minori non accompagnati ospitati in Italia

I numeri pubblicati nella seconda edizione dell’ “Atlante dei minori stranieri non accompagnati – Crescere lontano da casa”, a cura di Save the Children

Salvatore Tropea – Città del Vaticano

Oltre 18 mila minori stranieri non accompagnati ospitati dal sistema di accoglienza, mentre più di 2.400 sono risultati irreperibili. Questi i dati relativi al 2017 contenuti nella seconda edizione dell’”Atlante dei minori stranieri non accompagnati - Crescere lontano da casa” di Save the Children, diffuso oggi a pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Rifugiato (che si terrà il prossimo 20 giugno), che fotografa la situazione dei minori dopo l’arrivo nel nostro Paese, le opportunità e gli ostacoli nell’accoglienza e nell’integrazione. I minori stranieri non accompagnati rappresentano una presenza costante e significativa sul totale degli arrivi dei migranti via mare in Italia, con una percentuale superiore al 13% nel 2016 e nel 2017, salita fino al 15% già nei primi mesi del 2018.

La sfida di un Paese sconosciuto

I tanti minori che arrivano in Italia da soli “hanno alle spalle un bagaglio di vita pesante, costituito spesso da violenze, torture, schiavitù, privazioni e sono tutti accomunati dall’aver intrapreso un viaggio lungo mesi, se non anni” afferma ai nostri microfoni Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro (Ascolta l’intervista a Giovanna Di Benedetto sui minori non accompagnati accolti in Italia). I bambini, soprattutto i tanti che hanno raggiunto o superato la soglia dei 14 anni, incontrano ostacoli e difficoltà perché “devono diventare adulti in un Paese che non conoscono – spiega la Di Benedetto – e affrontano alcune sfide decisive per il loro futuro, dall’apprendimento della lingua all’inserimento scolastico e lavorativo. Sono sfide – precisa la portavoce – da superare per non rimanere sospesi in un limbo e poter invece raggiungere una piena integrazione”.

Migliaia di irreperibili

Tra i tanti arrivi, sono migliaia i minori che, una volta sbarcati, si rendono “irreperibili”. Si tratta di una categoria fortemente a rischio, perché i bambini e le bambine sono così soggetti alla tratta, sfruttati nei cantieri e nei campi o nel mercato della prostituzione. Alla fine del 2017 si erano resi irreperibili, nel corso degli anni, quasi 6 mila minori (precisamente 5.828), una cifra che rimane dunque alta, nonostante il calo rispetto ai 6.561 registrati alla fine dell’anno precedente. Un altro dato allarmante è quello riferito al solo anno 2017, quando i minori scomparsi sono stati quasi 2 mila e 500. “Questi minori – racconta Giovanna Di Benedetto – sono di fatto transitanti che cercano di rendersi invisibili al sistema dopo essersi allontanati dalle strutture di accoglienza, vivono di frequente senza protezione e assistenza, esposti a isolamento e pericoli, con l’intenzione di attraversare da soli il confine tra l’Italia e il resto d’Europa, a Ventimiglia, a Chiasso o al Brennero”.

L’ospitalità italiana, quasi la metà nella sola Sicilia

Quasi la metà dei 18.303 minori non accompagnati presenti in Italia alla fine del 2017, ovvero il 43,6% del totale, è ospitato in una sola regione, la Sicilia, seguono Calabria (7,9%), Lombardia (6,6%), Lazio (5,7%) ed Emilia Romagna (5,6%). “Quasi tutti – afferma la Di Benedetto – quindi 9 su 10,sono ospitati in strutture di accoglienza e solo una parte residuale, il 3,1%, è affidata alle famiglie. Un dato – spiega la portavoce di Save the Children – che fa capire come sia difficile l’accoglienza e l’integrazione, proprio perché manca ancora, anche nel territorio italiano, una distribuzione equa”.

Relocation europea, un’occasione persa

Secondo Save the Children, che lo afferma tramite la sua portavoce e anche nel comunicato stampa di presentazione dell’Atlante dei minori stranieri non accompagnati, l’Europa “non ha saputo dare una risposta a questi minori, e anche la procedura di Relocation, che prevedeva la ridistribuzione in sicurezza dei richiedenti asilo di alcune nazionalità tra gli Stati Membri dell’Unione, e che è stata sospesa il 26 settembre del 2017, ha rappresentato un’occasione perduta”. Al 7 marzo 2018, infatti, risultano essere stati ricollocati dall’Italia solo 222 minori non accompagnati, un numero irrisorio considerando gli oltre 40 mila minori che sono giunti soli in Italia negli ultimi due anni.

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14 giugno 2018, 12:34