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Civili in fuga da Afrin Civili in fuga da Afrin 

Amnesty: “in Siria attacchi indiscriminati verso i civili”

L’organizzazione in difesa dei diritti umani denuncia come nelle città di Afrin, sul fronte di fuoco fra Turchia e curdi, e ad Azaz, a cadere siano i più deboli, donne, bambini, intere famiglie, pazienti delle poche strutture ospedaliere presenti, colpiti da prassi di attacco illegali

Paola Simonetti – Città del Vaticano

E’ disperata la situazione umanitaria in Siria, in particolare nella zona di Afrin, dove prosegue la battaglia tra turchi e curdi e nel Goutha orientale, funestato dai bombardamenti governativi. Centinaia i civili rimasti uccisi nelle ultime settimane, anche in attacchi, denuncia Amnesty, vietati dal diritto internazionale. Testimoni segnalano anche uso di armi chimiche. Urgente, secondo Amnesty, ma anche secondo l’Onu, la fine degli attacchi, anche per consentire il passaggio dei convogli umanitari. "O si muore per fame – ha sottolineato Amnesty- o si muore per i raid aerei. Questa catastrofe deve finire”

Ascolta l'intervista a Riccardo Noury

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01 marzo 2018, 15:32