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Corridoi umanitari: 114 nuovi arrivi dall’Etiopia

I profughi arrivati grazie all’intesa fra governo, comunità di Sant'Egidio e Cei. Mons. Galantino: “una risposta allo sciacallaggio”

Michele Raviart – Città del Vaticano

Sono atterrate questa notte all’aeroporto di Fiumicino con un volo di linea da Addis Abeba 113 persone provenienti dal Corno d’Africa, attraverso il “corridoio umanitario” organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con la Cei, la Caritas e lo Stato italiano.

Dai campi profughi di Addis Abeba alle famiglie italiane

Si tratta di persone provenienti principalmente da Etiopia, altri Paesi del Corno d’Africa e Sud Sudan, che vivevano principalmente nei campi profughi della capitale etiope e in alcuni quartieri degradati della città. Grazie al protocollo di intesa siglato dalle istituzioni coinvolte saranno in 500 quest’anno a raggiungere l’Italia, in un progetto totalmente autofinanziato da Sant'Egidio e dall’8x1000 alla Chiesa cattolica, che evita ai migranti i rischi mortali di una traversata del Mediterraneo sui barconi. Saranno ospitati da famiglie italiane e otterranno il diritto d’asilo.  

Il commento di mons. Galantino

Mons. Galantino: “alternativa legale a sciacallaggio”

“I corridoi umanitari sono una possibilità ed un’indicazione che si possono affrontare questi problemi nel pieno rispetto della legalità e sono un’alternativa allo sciacallaggio economico e politico. Istituti governativi, realtà umanitarie e realtà di Chiesa possono fare miracoli quando si mettono insieme”, ha affermato il segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, accogliendo i profughi, principalmente famiglie.

“Prima vengono le persone” 

“Voglio dire una cosa a chi fa sciacallaggio politico o pseudo-politico a queste situazioni e storie”, ha aggiunto il segretario Cei: “dopo che avrete raccattato quei quattro voti in più, andate nei 18 centri di accoglienza Caritas e Sant'Egidio in Italia e guardate questi bambini nei loro occhi; ditemi poi se potete continuare a dire ancora banalità ed a speculare su questi drammi. Prima vengono le persone, prima vengono i poveri”.

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27 febbraio 2018, 14:22