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Profughi siriani giunti a Roma con corridoi umanitari Profughi siriani giunti a Roma con corridoi umanitari 

Corridoi umanitari: a Roma 125 profughi siriani. Progetto riuscito

Arrivati a Fiumicino 125 profugui siriani: raggiunta così quota mille nel progetto dei corridoi umanitari promosso dalla Comunità di S.Egidio e dalla Chiese protestanti italiane.Bilancio e prospettive per l'Europa

di Gabriella Ceraso

Con gli arrivi di oggi a Fiumicino salgono a quota mille i profughi siriani giunti in Italia grazie al progetto promosso dalla Comunità di S. Egidio e dalle Chiese protestanti italiane. Un modello sperimentato e praticabile, in estensione all'Europa, perchè, dopo la Francia, anche il Belgio, la Repubblica di Andorra e il Principato di Monaco stanno valutando di aderire. C'è grande soddisfazione nelle parole di Daniela Pompei responsabile dei servizi ai migranti della Comunità, nel raccontare delle identità dei nuovi arrivati e del futuro che faticosamente, ma con successo, le famiglie accolte stanno realizzando.

Ascolta l'intervista a Daniela Pompei

Nel gruppo di 125 persone giunte oggi, ci sono per lo più famiglie, circa 60 minori di cui 48 hanno meno di quattordici anni e vari neonati, ma ci sono anche molti adulti soli che raccontano storie di dolore e di distruzione. "La guerra in Siria", afferma Daniela Pompei, "è troppo lunga, molte città sono state liberate dall'Is ma la paura e la violenza continuano in molti villaggi". 

Il successo di questo progetto, che sarà rinnovato e dunque porterà presto in salvo altri mille profughi, si riscontra nella felicità anche di chi accoglie coloro che fuggono: famiglie, associazioni, gruppi, parrocchie che hanno reso possibile finora un cammino di integrazione profonda. Daniela Pompei spiega infatti che chi è arrivato già da un anno, non solo parla italiano, ma è inserito lavorativamente e almeno in 15 dei più giovani sono iscritti all'Università. 

Occorrerebbe un passo in più ora. Quello che la Comunità di S. Egidio rileva è che anche a livello legislativo e in Europa il sistema di sponsorizzazione privata su cui si regge il progetto, andrebbe strutturato dal punto di vista legislativo: è garanzia di sicurezza e di controllo sia per chi fugge che per chi accoglie.

 

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27 ottobre 2017, 11:51