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Un'immagine della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone 2024 Un'immagine della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone 2024

Tratta umana, l'8 febbraio Giornata mondiale: "Ambasciatori di speranza"

In occasione della memoria di Santa Giuseppina Bakhita, quest'anno si celebra con iniziative, convegni e pellegrinaggi l'XI edizione della Giornata istituita da Papa Francesco nel 2015. Il traffico di esseri umani interessa 50 milioni di persone a livello globale: una vittima su tre è un bambino

Lorena Leonardi - Città del Vaticano

“Ambasciatori di speranza. Insieme contro la tratta di persone”: in continuità con il Giubileo in corso, è questo il tema della XI Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, che si celebra ogni anno l’8 febbraio in occasione della memoria di Santa Giuseppina Bakhita, religiosa sudanese vittima di questo turpe fenomeno e simbolo dell’impegno della Chiesa su questo fronte.

La promozione della Giornata, istituita da Papa Francesco nel 2015, è affidata all’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg), all’Unione dei superiori generali (Usg) e a Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta che oltre 6mila suore e partner nel mondo.

Guerre e povertà costituiscono fattori di rischio

Secondo le Nazioni Unite, attualmente si stima che 50 milioni di persone subiscono a livello globale il traffico di esseri umani: una vittima su tre è un bambino, mentre il 79% delle persone sfruttate sessualmente nel mondo sono donne e ragazze. Guerre, conflitti, violenze, povertà e catastrofi ambientali rappresentano fattori di maggior vulnerabilità, sebbene il fenomeno sia ormai dilagante anche online.

“Mantenere la speranza di fronte allo sfruttamento e all’ingiustizia è una sfida, ma dobbiamo perseverare con determinazione per costruire un mondo di pace, giustizia e dignità per tutti”, dichiara suor Abby Avelino, religiosa domenicana di Maryknoll e coordinatrice della Giornata.

Gli eventi a Roma e nel mondo

Nella settimana della ricorrenza migliaia di persone si ritroveranno in parrocchie, comunità e associazioni dei loro Paesi per vivere momenti di riflessione e condivisione.

La partecipazione alla preghiera dell’Angelus con Papa Francesco in piazza San Pietro, domenica 2 febbraio, darà il via alle iniziative che avranno luogo a Roma. L’indomani, lunedì 3, una delegazione dei giovani vivrà un pellegrinaggio attraverso tre Porte Sante usando “Walking in dignity”, una App che consente agli utenti di partecipare a un cammino con l’obiettivo di raccogliere “gettoni” a supporto di programmi di recupero e reintegrazione delle vittime.

Un flash mob in piazza Santa Maria in Trastevere e, a seguire, una veglia ecumenica di preghiera nella basilica, sono le attività previste per il pomeriggio di martedì 4.

La giornata seguente sarà dedicata ad attività di formazione e sensibilizzazione. Ancora un pellegrinaggio di giovani attraverso le Porte Sante è programmato per la mattina di giovedì 6, mentre nel pomeriggio l’Università Pontificia della Santa Croce ospiterà l’appuntamento “Appello alla speranza e alla guarigione” con testimonianze di sopravvissuti, giovani, attivisti ed esibizioni artistiche.

L'incontro con Papa Francesco

Nella mattina di venerdì 7 febbraio Papa Francesco incontrerà la delegazione dei giovani ambasciatori, sopravvissuti e rappresentanti degli organizzatori della Giornata. A seguire, un pellegrinaggio online attraverso tutti i continenti  sarà trasmesso in diretta streaming in cinque lingue sul canale YouTube della Giornata.

Sabato 8, infine, i giovani ambasciatori si riuniranno per un giorno di dialogo che culminerà con il lancio della nuova chiamata all’azione. L’hashtag ufficiale dell’iniziativa è #PrayAgainstTrafficking.

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