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Il desiderio di pace dei giovani Il desiderio di pace dei giovani  (ANSA)

“La Pace in testa!”, la carovana dei ragazzi di Azione Cattolica all'Angelus del 28 gennaio

Alle ore 9.15 di domenica 28 gennaio si aprirà il tradizionale incontro dei giovani dell'associazione con il festoso corteo che raggiungerà piazza san Pietro. A seguire, la preghiera con il vescovo ausiliare Paolo Ricciardi e poi con Papa Francesco. Quindi i partecipanti si sposteranno presso la parrocchia a San Gregorio VII per la Festa della Pace e la Messa. Una occasione anche per promuovere comportamenti di tutela della Casa comune e contribuire a progetti di solidarietà

Vatican News

Domenica 28 gennaio i ragazzi dell’Azione Cattolica (Acr) di Roma, con i loro educatori e genitori e con i coetanei delle scuole e delle parrocchie della città, daranno vita alla Carovana della Pace: un corteo festoso che quest’anno arriva alla sua 45esima edizione e che attraverserà le strade del centro della Capitale, accompagnato dallo slogan “La Pace in testa!”.

Prendersi cura della pace e del creato

I bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni dell’Acr invitano i loro coetanei delle parrocchie, delle scuole e di associazioni e gruppi a testimoniare insieme la speranza di pace per le strade di Roma. In quello che viene considerato il Mese della Pace i ragazzi si impegnano in prima persona per essere testimoni contro ogni tipo di violenza e sopraffazione, dalle liti fra i singoli ai conflitti fra le nazioni, gridando alla città il loro desiderio di pace. Quest’anno, accompagnati a riflettere sul Vangelo di Marco (5,21-43) i ragazzi dell'associazione scoprono come l’amore donato rinnova la vita e la rende pienamente autentica. Da qui l’ambientazione in cui si colloca il cammino dell’anno associativo e di conseguenza anche la Carovana della Pace: la “Riserva Naturale”, come luogo che rende possibile la vita e che ha la capacità di trasformarsi e rigenerarsi anche grazie all’operato di persone, professionisti e non, che se ne prendono cura. Così anche i ragazzi imparano a promuovere comportamenti corretti e a mettere in pratica interventi di tutela e conservazione: guardando al loro territorio si fanno promotori di una cultura ecologica che chiami ciascuno alla responsabilità di aver cura del Creato.

Le finalità solidali

La Carovana della Pace, inoltre, permetterà ai ragazzi di scoprirsi missionari, prendendo a cuore sin dalle loro attività parrocchiali l’adesione a due progetti di solidarietà. Il primo è quello proposto dall’Azione Cattolica Italiana che, tramite la vendita di cappellini, andrà a sostenere le attività di Legambiente; la seconda iniziativa è invece sul territorio di Roma, le offerte raccolte verranno devolute alla campagna “Io, noi, tutti. La nostra casa è comune” promossa dalla Caritas diocesana a supporto di percorsi di formazione per comunità e parrocchie. I gruppi Acr si stanno preparando alla Carovana della Pace attraverso due attività. I ragazzi sono invitati a creare delle bombe di semi "per rendere – spiega la responsabile diocesana Marilena Pintagro – un termine associato alla guerra un simbolo evocativo di speranza e di cura del creato". La seconda attività interpella i ragazzi sui loro sogni per il futuro dell’Acr: quanto raccolto sarà presentato infatti a tutta l’associazione e inserito nel documento assembleare diocesano come contributo dei ragazzi.

Il corteo fino a San Pietro e la preghiera con il Papa

Le attività della giornata cominceranno alle 9.15 presso i Giardini di Castel Sant’Angelo. Poi i partecipanti si trasferiranno in un allegro e colorato corteo fino a San Pietro, passando fra giochi e scenografie che richiamano l’ambientazione della riserva naturale. Nel settore riservato si attenderà il Papa con giochi e animazione dal palco e si pregherà l’Angelus al termine del quale due ragazzi leggeranno un messaggio di pace a Papa Francesco e, idealmente, al mondo intero. Dopo la preghiera mariana, si sposteranno presso la parrocchia di San Gregorio VII per il pranzo, dei giochi a tema e la conclusione della giornata con la Messa presieduta dal vescovo ausiliare Paolo Ricciardi.

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23 gennaio 2024, 16:09