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María Lía Zervino, presidente WUWCO (UMOFC) sul set di “In-Visibles” María Lía Zervino, presidente WUWCO (UMOFC) sul set di “In-Visibles”

In-Visibles, un documentario per dare voce a tutte le donne del mondo

Un docu-film per raccontare la sofferenza e la rinascita delle donne grazie all’aiuto di altre donne, è quello che è stato proiettato il 14 novembre, presso la Uisg, promosso dall’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche assieme a Talitha Kum e all’Osservatorio mondiale delle donne, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2023, il prossimo 25 novembre

Marina Tomarro – Città del Vaticano

Storie di donne coraggiose e rinate nonostante le violenze e i soprusi subiti. Il documentario In-Visibles, le racconta in 30 intensi minuti. Storie dove il dolore diventa anche volontà di aiutare altre donne a uscire dall’inferno. Perché insieme si può. Girato tra il Togo e il Ghana con la regia di Lia Beltrami, e prodotto da Aurora Vision, il cortometraggio ha come obiettivo non solo quello di dare voce alle donne invisibili attraverso l’ascolto ma di renderle anche "Ambasciatrici InVisibles", per annunciare a chi vive in situazioni di disperazione che una vita migliore è possibile per tutte.

 Rispettare i diritti delle donne

“Questo documentario – spiega Maria Lia Zervino direttore relazioni istituzionali dell'Osservatorio mondiale delle donne – nasce da due realtà perché da una parte l’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (Umofc) è già un osservatorio sulle donne di tutti i continenti, ma perché successivamente abbiamo deciso di realizzare un osservatorio vero e proprio per dare visibilità alle donne che, come dice Papa Francesco, purtroppo spesso cadono nella globalizzazione dell’indifferenza. Infatti il Santo Padre ha spesso sottolineato come spesso non siano rispettati i diritti delle donne che sono molto più vulnerabili degli uomini, e da qui abbiamo deciso di aiutare queste donne a cambiare le loro vite e questa è stata l’origine della nostra ricerca in Africa e del documentario In-Visibles”.

Ascolta l'intervista a Maria Lia Zervino

Tante storie di sofferenza e di rinascita

Il documentario è stato girato in Togo e molte delle donne che vi hanno partecipato provengono dal Ghana dove spesso sono state vittime di situazioni di violenza e di disagio. “E’ stata davvero un'esperienza bellissima e molto coinvolgente – racconta Maria Lia Zervino – abbiamo vissuto con queste donne per due settimane stando sempre insieme e conoscendoci reciprocamente. Abbiamo conosciuto tantissime storie, come quella di Agnes e Benedicta Sokpo, madre e figlia. Benedicta ha una grave disabilità e per questa ragione la madre era stata abbandonata da tutti, ma lei non si è mai arresa. Ha combattuto e alcune suore l’hanno aiutata e hanno fatto studiare la figlia che oggi è una psicologa. E poi c’è la storia di Dorcas Fleur Kpodo che ha fondato un orfanotrofio perché li sono tantissimi i bambini che hanno bisogno di aiuto, lei stessa è stata vittima di violenza ma ne è uscita e ha voluto donare una speranza ai piccoli. Queste donne africane hanno una forza immensa e ogni volta che le sentivo parlare mi commuovevo, e questo è anche l’effetto che abbiamo voluto dare al nostro documentario, dove si vede la bellezza ma anche la sofferenza”.

Educare tutti al rispetto del prossimo

Queste donne sono accompagnate dalla presenza di alcune religiose che insieme al network dell’Osservatorio Mondiale delle donne cercano di individuare i casi in cui è necessario intervenire per non lasciare sola la persona coinvolta. “La prima cosa è conquistare la fiducia di queste donne – sottolinea Zervino – perché solo così loro cominciano ad aprirsi, poi quando iniziano a parlare, lo fanno per giorni e giorni come una sorta di liberazione psicologica da tutto il dolore che si portano dentro. Per questo è importante la diffusione del nostro documentario, perché deve dare il coraggio alle donne che soffrono di riprendere in mano la loro vita e di cambiare, e deve essere visto da tutti anche dagli uomini per educarli al rispetto della donna!”

Maria Lia Zervino con la regista Lia Beltrami
Maria Lia Zervino con la regista Lia Beltrami

Ancora troppe le donne invisibili nel mondo

In-Visibles è distribuito gratuitamente e si può vedere su diverse piattaforme. “Il nostro documentario – spiega Maria Lia Zervino – ha partecipato a diversi Festival e ha vinto anche dei premi. Il prossimo Festival dove verrà presentato sarà in Nigeria. Purtroppo nel mondo ci sono ancora milioni e milioni di donne invisibili. Quello che sappiamo è soltanto una parte. Per esempio, per quello che riguarda la tratta il 70 % delle vittime sono donne, è una violenza che non si ferma anche per questioni economiche e a questo bisogna aggiungere la discriminazione sull’educazione che c’è in tantissimi Paesi dove l’accesso all’educazione è differente tra maschi e femmine. E poi c’è la violenza sul lavoro e la violenza domestica che è una piaga tremenda. Io sono argentina e nel mio Paese ogni trenta ore c’è un femminicidio, neanche il Messico raggiunge questi livelli, per non parlare dell’India e del Pakistan, per questo non ci dobbiamo fermare, ma continuare a lavorare per dare a tutte una voce e una possibilità di vita dignitosa”.

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15 novembre 2023, 15:06